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Sarà perché i Lakers avevano ancora nelle gambe le scorie dell'interminabile serie con Denver, o perché James Harden voleva la rivincita su Metta World Peace e sulla terribile gomitata in faccia presa nell'ultimo confronto. Sta di fatto che in gara-1 della semifinale della Western Conference Oklahoma City ha spazzato via Los Angeles 109-90, con un mix di tecnica e aggressività.
Meno 15 all'intervallo, parziale di 2-15 ad inizio terzo quarto e per i gialloviola non c'è stata speranza. Nel duello tra i due migliori marcatori della stagione, Kevin Durant e Kobe Bryant, ha avuto la meglio il primo, autore di 25 punti e 8 rimbalzi. Il Black Mamba si è fermato a quota 20, con 7/18 al tiro. Per i Thunder anche i 27 di Russell Westbrook, sempre più leader silenzioso. In gara-2, sempre alla Chesapeake Energy Arena, il team di coach Mike Brown sarà chiamato alla riscossa.
Ad Est Philadelphia pareggia i conti nella serie con Boston, al termine di una partita tesa e combattuta. I Sixers, come in gara-1, si fanno rimontare nell'ultimo periodo. Ci pensa però Evan Turner a firmare l'1-1, con un mirabolante terzo tempo a 40 secondi dalla sirena. Sotto di tre punti, i Celtics tentano il tutto per tutto, ma gli arbitri fischiano un blocco irregolare a Kevin Garnett e al TD Garden scorrono i titoli di coda. Nell'82-81 finale brillano i 18 punti di Jrue Holiday e i 13 più 6 rimbalzi e 7 assist di Andre Iguodala. A Boston non bastano i 17 punti dalla panchina di Ray Allen e i 13 assist di Rajon Rondo. E ora la serie si sposta in Pennsylvania.
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