L’NBA entra sempre più nel vivo. A poco più di venti partite dalla fine della regular season è il momento di iniziare ad analizzare le varie situazioni che la classifica ci sta mettendo davanti, tra conferme, sorprese e flop.
I playoff NBA si avvicinano a grandi falcate e gli appassionati di pallacanestro USA iniziano a sentire quelle sensazioni tipiche dei momenti in cui ogni possesso conta e ogni errore può costare l’intera stagione. Anche i giocatori lo sanno e stanno iniziando ad alzare il loro rendimento, tentando però di conservarsi in vista della fase ancora più calda della stagione, in cui vogliono dare tutto. Nella Eastern Conference l’armata di Brooklyn ha conquistato la vetta e non sembra avere intenzione di abbandonarla molto in fretta. I Nets stanno iniziando a trovare la chimica che, ovviamente, mancava ad una squadra così tanto rivoluzionata in così poco tempo. Con Kevin Durant ai box i ragazzi di coach Steve Nash si sono affidati a James Harden prima e a Kyre Irving poi. Continuano però a non riuscire mai a schierare tutti e tre i loro supercampioni, infatti stanotte è rientrato Durant, ma poche notti fa si è fermato Harden. Al momento la quantità di campioni in maglia Nets gli consente di poter essere competitivi anche con assenze pesanti, ma la speranza è quella di poter avere questo roster spaziale al completo per i playoff, così da potersi giocare le proprie carte nella rincorsa al Larry O’Brien Trophy. Non molla Philadelphia, trainata dal suo leader Joel Embiid, che insegue poco distante. I Bucks di Giannis Antetokounmpo completano il terzetto in cima alla classifica ad Est. In zona playoff, anche abbastanza saldamente, troviamo anche gli Atlanta Hawks del nostro Danilo Gallinari. Fino ad ora la Eastern Conference ci ha anche mostrato due franchigie rivelazione e due delusioni: ottima stagione per gli Charlotte Hornets, che al momento si trovano quarti e stanno riuscendo a tenere botta pur senza il loro miglior giocatore, il rookie Lamelo Ball, che però salterà probabilmente tutto il resto della stagione per una frattura al polso; l’altra grande rivelazione sono, finalmente, i New York Knicks, in piena corsa playoff guidati da un grande Julius Randle e da coach Tom Thibodeau e la sua difesa rocciosa. Le due delusioni per il momento sono i Boston Celtics, ancora in zona playoff ma molto più in basso in classifica di quanto non ci si potesse aspettare, e i Toronto Raptors, al momento undicesimi e fuori anche dalla zona play-in.
Nella Western Conference invece le sorprese sono molte di più. A comandare la classifica ormai da molti mesi troviamo gli Utah Jazz, trainati da Donovan Mitchell e da Rudy Gobert. La franchigia di Salt Lake City sta giocando un basket fantastico fin dall’inizio della stagione e ha perso fino ad ora solo 13 partite. Non ha solo il miglior storico ad ovest, ma è proprio la squadra che sta avendo il rendimento migliore in tutta la NBA, candidandosi a suon di vittorie ad essere una contender per il titolo. Proprio questa notte, però, l’altra grande rivelazione della stagione ha inflitto a Utah la tredicesima sconfitta, vincendo all’overtime: i Phoenix Suns. La squadra dell’Arizona è trainata dal giovane e talentuosissimo Devin Booker e dal più esperto Chris Paul. Grazie alla vittoria di questa notte e alle nove vittorie nelle ultime dieci partite, i Suns si accodano ai Jazz a solamente una partita e mezzo di distanza. In terza e quarta posizione troviamo due conferme: i Los Angeles Clippers e i Denver Nuggets, squadre in uno splendido momento di forma, entrambe con otto vittorie nelle ultime dieci (Nuggets con una serie aperta di sette vittorie in fila), che hanno scavalcato i Los Angeles Lakers. Lakers che stanno affrontando un momento molto difficile. I due loro migliori giocatori, Anthony Davies e Lebron James, sono ai box (per AD si parla di una o due settimane mentre Lebron starà fuori ancora “a tempo indeterminato”) e il nuovo innesto Andre Drummond si è fatto male ad un piede all’esordio. I gialloviola stanno provando a tenere botta anche in questa situazione, firmando lo svincolato Ben McLemore, ma hanno comunque degli evidenti limiti che li stanno facendo sprofondare in classifica. Un po’ più indietro troviamo in grande risalita i Memphis Grizzlies e i Dallas Mavericks di Luka Doncic e Nicolò Melli. Entrambe vengono da delle belle vittorie e sono in un ottimo stato di forma. In particolare, i Mavs hanno il secondo miglior rendimento offensivo di tutta la lega da dopo la pausa per l’All Star Game. Ovviamente le partite rimaste sono ancora molte e le carte possono mischiarsi nuovamente, ma, se si hanno ancora le energie per farlo, questo è il momento di spingere al massimo per cercare di centrare i playoff.
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