Golden State si ritrova ad aprire per la prima volta in 4 anni una serie dei playoff fuori casa, ma non ne risente e riesce ad espugnare il Toyota Center di Houston grazie a una grande prova del suo collettivo e dei suoi campioni. Nella sfida tra gli ex Oklahoma Kevin Durant (GSW) e James Harden (Rockets), è il primo ad uscire vincitore e portarsi avanti nella finale della Western Conference, che stanotte ha vissuto la sua gara-1 e ha visto i Warriors vincere con un rotondo 119-106. Una vittoria arrivata in rimonta, dato che il match era stato approcciato meglio da Houston: Harden e compagni avevano chiuso il primo quarto sul 30-29, venendo ripresi a metà match e superati nel prosieguo della partita, fino a chiudere a -13 e veder sfumare la prima vittoria nella serie. Decisivi i numeri dei giocatori di Golden State, capaci di tirare col 52.5% dal campo e sfiorare il 40% da tre, ma anche di chiudere con l'88% di realizzazioni dalla lunetta (nonostante il primo errore di Curry nei tiri liberi) e perdere solo 9 palloni in tutta la sfida: numeri che sono stati decisivi per mettere ko il terzetto Capela-Paul-Harden, che fino a stanotte aveva perso solo cinque match sui 55 disputati insieme (ora siamo a sei su 56).
E proprio Harden è il grande deluso di giornata: The Beard aveva sfoderato una grande prestazione, centrando 41 punti e candidandosi a trascinatore dei suoi insieme a Chris Paul (23 punti e 11 rimbalzi), ma è uscito ugualmente sconfitto per colpa della non impermeabile difesa di Houston: i Rockets hanno perso 17 palloni, un dato che ha fatto infuriare D'Antoni e ha reso vane anche le buone prestazioni di Gordon (15pti) e Capela (12). E così, dal Toyota Center sono usciti vincitori i Golden State Warriors, che hanno mostrato al consueta solidità e sfoderato una grande prova dei loro campioni: Durant ha guidato la squadra con 37 punti, Thompson l'ha assistito al meglio arrivando a 28 punti (11 nell'ultimo quarto) e Curry è arrivato a 18 con 8 assist vincenti. Un terzetto da urlo, ben supportato da Iguodala (11) e dalla panchina: i Warriors hanno vinto anche grazie ai subentranti, e volano sull'1-0. Stanotte l'NBA tornerà con la gara-2 di Boston Celtics-Cleveland: i Cavaliers devono riscattare la brutta sconfitta del primo match, un 108-83 che non sarà sicuramente stato digerito da LeBron James.