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Lo striscione del traguardo si può quasi toccare per i Golden State Warriors: gli uomini di Kerr si aggiudicano infatti per 104-91 la Gara 5 delle Nba Finals e si portano sul 3-2 nella serie, spinti da un Curry infuocato. Saranno 37 i punti per l'Mvp della regular season, che prende per i mano nell'ultimo periodo e rende così vana l'ennesima tripla doppia di LeBron James, che esce a testa bassa dalla Oracle Arena.
Ancora ferito nell'orgoglio dalla prestazione di Gara 4, James si carica come al solito sulle spalle tutta Cleveland e chiude i primi due quarti con già 20 punti, 8 rimbalzi e 8 assist: all'intervallo è 41-40 Warriors. Si siederà appena tre munuti in panchina il Re, ma non può bastare per fermare Golden State, che ha imparato dagli errori commessi in Gara 2: nel terzo periodo le triple di Thompson e Barbosa (rispettivamente 16 e 13 punti) cominciano a far scricchiolare le ginocchia dei Cavs. Tutti a parte uno, LeBron, che nel quarto periodo è l'ultimo ad arrendersi (il Prescelto chiuderà con 40 punti, 14 rimbalzi ed 11 assist, sesta tripla doppia nelle Finals in carriera), dovendosi però inchinare innanzi alla furia di Curry: per il figlio di Dell ci saranno 17 punti solo nell'ultimo quarto, con due giocate nel finale che fanno impazzire l'Oracle Arena. Sugli spalti già si festeggia, ma Golden State sa bene che c'è ancora l'ultimo passo da fare prima di allestire la parata: andare a Cleveland e vincere Gara 6 per mettere in bacheca il Larry O'Brien Trophy, che ad Oakland non si vede dal 1976. Un attesa lunga quarant'anni, e che forse nemmeno il LeBron James da antologia visto in queste Finals può pensare di prolungare.