Nba: guarda il tabellone dei playoff 2014-15
Quella palla persa, a due secondi dalla fine e con la possibilità di pareggiare la serie, rimarrà a lungo nella testa di James Harden. L'ex Thunder sigla 38 punti che non bastano a regalare la Gara 2 della finale della Western Conference a Houston: il 99-98 finale premia gli Warriors (trascinati da un irresistibile Curry) che volano così sul 2-0 nella serie. Memorabile nel quarto periodo il duello a distanza fra il playmaker di Akron e il "Barba".
Come successo in Gara 1 quarantotto ore prima, nel secondo periodo avviene un'altra rimonta irresistibile: stavolta sono i Rockets, sprofondati fino a -15, a suonare la carica e chiudere in parità all'intervallo sul 55-55. Fondamentale in casa Houston, per rimanere a contatto, i 19 punti e 17 rimbalzi di Dwight Howard, uscito da Gara 1 col ginocchio sinistro malconcio. Dopo un terzo quarto nel quale nessuna delle due squadre riesce a dare lo strappo decisivo si entra nel quarto periodo, con i due protagonisti più attesi che si prendono il palcoscenico. Con meno di tre minuti sul cronometro è Curry a dare il via alle danze (94-86 Warriors) ma Harden risponde per le rime, e sigla 12 dei suoi 38 punti finali (tripla doppia sfiorata con 10 rimbalzi e 9 assist) negli ultimi centoventi secondi. La riscossa per i Rockets sembra essere ad un passo quando Harrison Barnes sbaglia il layup che tiene in vita gli ospiti: rimbalzo immediato di Harden, che con 7" da giocare si beve tutto il campo ma va incontro al raddoppio di Thompson e Curry.
Un crossover di troppo, e il Barba finisce così nella trappola degli Warriors, che non gli concedono nemmeno la possibilità di provare il buzzer beater che manderebbe in paradiso Houston. Ad esultare è invece ancora una volta Golden State, imbattuta in stagione contro i Rockets: 2-0 Warriors nella serie, che ora si sposta al Toyota Center di Houston. Là dove era partita la rimonta di Harden e compagni contro i Clippers, impresa che la squadra di McHale si augura di poter replicare.