La risposta da parte di Hostoun, dopo la brutta sconfitta di gara-1, è arrivata nella maniera più convincente possibile. I padroni di casa giocano una partita perfetta ritrovando una vittoria fondamentale (127-105) in gara-2 per pareggiare sull'1-1 la serie con Golden State. Questo successo è arrivato in buona parte dalla grande difesa dei Rockets, capace di forzare 15 palle perse agli avversari e di tenerli soltanto al 30% dalla lunga distanza.
Gli Warriors sono apparsi distratti e poco intensi, tranne il solito immarcabile Durant che ha fatto addirittura meglio di gara-1, chiudendo con 28 punti e 13/22 dal campo. I campioni in carica però, oltre alla prestazione mostruosa di KD, trovano soltanto i 16 punti, 7 rimbalzi e 7 assist di Steph Curry ancora in difficoltà che tira con uno scarso 1/8 dal perimetro.
Il grande sforazo difensivo di Houston è stato però accompagnato da un’ottima prestazione offensiva, determinata da tre protagonisti che erano mancati nella prima partita. James Harden e Chris Paul hanno realizzato 27 (pur con 3/15 dall’arco) e 16 punti a testa, ma sono stati i 27 di Eric Gordon dalla panchina e i 22 di Tucker (massimo in carriera ai playoff) a fare veramente la differenza insieme ai 19 di Ariza. Gordon e Tucker sono stati semplicemente infallibili dalla lunga distanza chiudendo con 11/15 combinato all’interno del 16/42 di squadra.
L’unica notizia negativa della serata di Houston è l’infortunio di Chris Paul, uscito zoppicante dal campo per una sospetta distorsione alla caviglia. Non sembra nulla di particolarmente grave. Ora la serie si sposta a Oakland, dove Houston avrà l’obbligo di riprendersi il fattore campo in una delle due gare se non vuole tornare al Toyota Center a dover giocare sotto pressione per un'eventuale eliminazione.