Houston ritorna alla Oracle Arena con l'obiettivo di vincere gara-4 per rimettere la serie in parità e giocarsi tutto davanti al suo pubblico. La missione viene centrata in una partita composta da molti parziali, l'ultimo però risulta decisivo per il risultato che vede i Rockets festeggiare il primo successo di sempre (92-95) sul campo di Golden State ai playoff. Gli ospiti infatti aprono l'ultimo quarto sotto di 10 punti ma con un parziale di 25-10 ribaltano la sfida portandosi sul 2-2 nella serie.
Tutto merito di una super difesa che tiene i campioni in carica a soli 12 punti nell'ultima frazione con 3/18 dal campo e 0/6 da tre punti (minimo eguagliato per un ultimo quarto di una gara playoff). Harden e Chris Paul fanno il resto combinando per 57 punti totali con il futuro Mvp che chiude a quota 30 mentre l'ex Clippers arriva a 27 con un ottimo 5/9 dalla lunga distanza. La rotazione di D'Antoni permette soltanto a Gordon (14 punti) e Green si uscire dalla panchina mentre tra i titolari Capela e Tucker fanno collezione di rimbalzi giocando una partita di molto fisico e di quantità che rompe i meccanismi offensivi della macchina di Golden State (16 palle perse per 20 punti dei Rockets e soltanto 14 assist).
Tra gli Warriors non bastano i 28 punti di Curry, che ne realizza 17 nel solito infuocato terzo quarto, i 27 + 12 rimbalzi di Durant con solo 9/24 al tiro e la tripla doppia sfiorata di Draymond Green (11 punti, 13 rimbalzi e 8 assist). I padroni di casa però arrivano esausti all'ultima frazione, dove mettono a referto il peggior quarto offensivo dell’intera stagione che interrompe anche la striscia record di vittorie interne consecutive nei playoff a quota 16 rimettendo in pericolo la serie.