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I campioni Nba in carica mettono la testa avanti: nelle Conference Finals, i Miami Heat ci mettono un po' a carburare, ma alla sirena finale fanno valere il fattore campo e vincono 99-87 contro degli Indiana Pacers che si perdono sulla distanza. Dopo essere arrivati ad un passo dal baratro, James e compagni si svegliano dal loro torpore, rimontando grazie al loro solito contropiede, spinto da James, ed alle triple nel quarto periodo di Ray Allen.
All'American Airlines Arena la squadra di Vogel parte fortissimo, specialmente con l'apporto dei lunghi, Hibbert e West (16 e 13 punti alla fine), che dominano sotto i tabelloni, e con la difesa sul perimetro, che concede appena 5 punti nei primi nove minuti all'attacco degli Heat. Reazione orgogliosa dei padroni di casa, che si rifanno sotto grazie ad una penetrazione, fallo e canestro del Prescelto, LeBron James (26 punti con 7 assist ma anche 6 palle perse), ed all'intervallo il tabellone dice 42-38 Indiana. Nel terzo quarto però i giocatori in maglia Pacers sembrano lontani parenti di quelli visti nei primi due periodi: Paul George, nonostante i 17 punti, sporca le sue percentuali (5 su 13 dal campo) mentre gli Heat prendono solo tiri ad altissima percentuale, grazie al loro contropiede, e Wade che segna 23 punti con 4 assist. Dopo i 33 punti rifilati alla difesa dei Pacers nel terzo periodo, nell'ultimo quarto gli Heat si fermano "solo" a 28 punti di squadra: il colpo del 2-1 nella serie lo mette a segno Ray Allen, che con 16 punti finali e quattro triple segnate nel quarto periodo si conferma un sesto uomo di lusso.
Heat che ora conducono la serie grazie a due vittorie consecutive dopo la brutta sconfitta in Gara 1, e che nella notte fra lunedì e martedì avranno la possibilità, davanti al loro pubblico, di mettere una grossissima ipoteca sulle Finals per provare a centrare il terzo anello consecutivo. Ultimi a riuscircii Lakers di Kobe e Shaq, fra il 2000 ed il 2002.