Che i Warriors avessero bisogno di Curry si era capito dopo il successo Portland in gara 3. La conferma arriva nel quarto incontro tra la franchigia californiana e il quintetto dell'Oregon, dove il play di Akron prende per mano Golden State e con il nuovo record di punti in un singolo overtime Nba (17 su 40 complessivi) guida i compagni al 132-125 in casa Blazers. Un successo che vale il 3-1 nella serie, mentre Miami pareggia i conti con Toronto.
Al Moda Center di Portland c’è grande attesa per il confronto tra Lillard, eroe del successo Blazers in gara 3 con 40 punti a referto, e Steph Curry, al rientro dall’infortunio al ginocchio che lo tiene lontano dal campo da gara 4 di playoff contro Houston. Bisogna però attendere metà primo quarto prima di applaudire il ritorno del folletto di Golden State: Kerr non intende forzarlo, ma l’avvio di Portland costringe il coach della Bay Area a richiamarlo dalla panchina. Sotto 16-2 Golden State inizia a macinare una rimonta lenta perché per trovare il canestro con regolarità serve più tempo del previsto: la prima bomba di Curry non prende neppure il ferro ma anche Portland inizia a sbagliare e alla fine del primo quarto si va al riposo sul 26-18 Blazers. Tutt’altra musica nei secondi 12’, quando Green e Thompson scaldano la mano rispondendo punto su punto ad Aminu e McCollum: Portland ne fa 41, due in più di Golden State e all’intervallo lungo è 67-57 Blazers.
La svolta del match nel terzo periodo: Livingston, nervosissimo, si fa cacciare dopo un doppio tecnico e a quel punto Curry deve fare gli straordinari: Lillard sporca le percentuali (alla fine chiuderà con 36 punti ma con 9/30 al tiro), Steph le alza e la rimonta è completata prima degli ultimi 12’ (86-85). I padroni della regular season non riescono però ad accelerare, Portland resta in partita fino all’ultimo ed è anzi la prima bomba di Barnes a tenerli in vita, siglando il 111-111 a 51" dalla sirena. Quella che sveglia definitivamente Curry, che scrive un nuovo record nella storia della Nba realizzando 17 punti in un singolo overtime e guidando finalmente i Warriors al successo per 132-125 (3-1 la serie).
Se i campioni in carica possono chiudure i conti già in gara 5, Miami invece li pareggia battendo Toronto nel quarto confronto di semifinale di Conference a Est. All’American Airlines Arena è sempre Wade a trascinare gli Heat: 30 i punti della stella di Miami, altrettanti ne arrivano dalla coppia Dragic-Johnson e per i Raptors, traditi dai suoi due uomini migliori (19 punti in due tra Lowry e DeRozan), è notte fonda.