Il trionfo di Cleveland e di LeBron James. In gara-7 delle Finals Nba, i Cavs si impongono 93-89 sul parquet di Golden State, chiudono la serie sul 4-3 dopo essere andati sotto 1-3 (non ci era mai riuscito nessuno) e si aggiudicano così il primo incredibile titolo della loro storia: strepitosa la prova del Re, che incanta la Oracle Arena con una tripla doppia da 27 punti, 11 rimbalzi e 11 assist. Mvp delle finali, abbraccia il Larry O'Brien Trophy e non riesce a trattenere le lacrime: il figliol prodigo, tornato lo scorso anno in Ohio, è riuscito al secondo tentativo a portare la sua Cleveland in vetta al mondo.
Ha mantenuto la promessa, insomma. E lo ha fatto con un'impresa pazzesca e con una partita destinata a rimanere tra le più belle della storia Nba: in casa dei campioni in carica, reduci dalla regular season dei record (73 vittorie) ma che nella serie finale hanno clamorosamente perso la bussola. Ma dove finiscono i demeriti di Golden State, iniziano i meriti dei Cavs e soprattutto di James, dominatore assoluto la serie: la media dice 29,7 punti, 11,3 rimbalzi, 8,9 assist, 2,6 recuperi e 2,3 stoppate. Certo, accanto a lui ha avuto degli ottimi co-protagonisti, su tutti Kyrie Irving, autore della tripla fondamentale del 92-89 prima del tiro libero di James che sigilla l'incontro.
E' stata una partita pazzesca, in cui ha regnato l'equilibrio dall'inizio alla fine: sorpassi e controsorpassi fino alla fine del secondo quarto, quando gli Warriors mettono il turbo e provano la prima mini fuga. All'intervallo infatti Golden State è avanti 49-42 col suo marchio di fabbrica, le triple: 10/21 il dato dei californiani, 1/14 quello dei Cavs. La differenza sta lì, ma Cleveland non si scompone e resta in partita: questa è la sua forza. A quota 54 firma il nuovo pareggio, poi prova a scappare (63-70) ma viene ripresa (71-71): niente da fare, si va avanti punto a punto fino alla fine. Curry (17) e Thompson (14) sono sottotono, ma un Green in serata di grazia (32 con 6/8 dall'arco) basta per firmare il +4 (87-83) a 5'24" dalla fine.
Kerr decide di far rifiatare proprio Green, ma sbaglia. Così come non azzecca neppure i cambi su LeBron. Insomma, il coach di casa ci mette del suo, il resto lo fa Curry che con una palla persa con un passaggio dietro la schiena regala a James (sei punti consecutivi) la palla del sorpasso (87-89). Replica immediata di Thompson per l'89-89, poi prendono il sopravvento i nervi e nessuno segna più. A 1'40" la giocata simbolo di questa gara-7: Iguodala va per un comodo layup ma King James inchioda la palla al tabellone e lancia il segnale. I "suoi" uomini lo seguono e Irving mette la tripla. Golden State sbanda, sbaglia tutto: LeBron si prende il fallo a 10" dalla fine, fa 1/2. Basta per mettere in ghiaccio una delle imprese più belle della storia dello sport.