Dodici vittorie e zero sconfitte: è record. Continua la marcia trionfale dei Golden State Warriors che superano i San Antonio Spurs 129-115 in gara 4 della finale della western conference e raggiungono le Finals Nba per la terza stagione consecutiva. Sono 36 i punti di Steph Curry, ai quali si aggiungono i 29 con 12 rimbalzi di Kevin Durant. Alla rimaneggiata San Antonio, priva di Parker e Leonard, non bastano i 20 di Kyle Anderson.
Portland, Utah e San Antonio sono le squadre che hanno provato a fermare la marcia trionfale dei Golden State Warriors in questi playoff. Non solo nessuna di queste ci è riuscita, ma nessuna squadra è stata in grado di vincere nemmeno una singola partita. I ragazzi di coach Steve Kerr raggiungono la loro terza finale Nba consecutiva con un impressionante record di 12 vittorie e 0 sconfitte che è record da quando anche il primo turno di playoff si gioca al meglio delle sette partite. I Warriors superano la rimaneggiata San Antonio anche in gara 4 con il punteggio finale di 129-115, confermando di essere una macchina da canestri praticamente perfetta senza apparenti punti deboli. E' di 16.3 il margine medio di scarto nelle vittorie nei playoff e sono 498 i punti realizzati in una serie chiusa in soli quattro incontri: altri due record riscritti.
Dopo essere stato in disparte in gara 3, il protagonista assoluto della sfida dell’AT&T Center è Steph Curry che chiude con una prova regale: 36 punti, 5 rimbalzi, 6 assist e 5 triple. La partita non è mai realmente in discussione con i padroni della western conference che chiudono i primi 12 minuti di gioco con un 31-19 che non lascia spazio a repliche. Gli Spurs, oltre che con una squadra imbattibile, devono fare i conti anche con la sfortuna e con la lunga lista degli infortunati. Senza Kawhi Leonard, Tony Parker e David Lee, la squadra di coach Gregg Popovich è costretta a provare la soluzione della 'small ball' sin dalla palla a due, senza però riuscire ad impensierire mai realmente gli avversari. Quella di lunedì notte contro gli Warriors potrebbe essere stata anche l'ultima partita in Nba di Manu Ginobili, sempre più vicino ai 40 anni. "Un combattente incredibile; è sempre stato un piacere giocare contro di lui", l'omaggio di Kevin Durant, autore di 29 punti e 12 rimbalzi, a fine match.