E' in arrivo un grosso cambiamento in Nba: il salary cap nei prossimi anni sfonderà il muro dei 100 milioni di dollari. Pare che le franchigie siano state informate di questa possibile crescita a partire dalla stagione 2017-18 come conseguenza del nuovo contratto televisivo che entrerà in vigore dall'annata 2016-2017 e che porterà nelle casse della Lega del commissioner Adam Silver oltre 24 miliardi di dollari.
Si stima che il tetto salariale di spesa per ciascuna franchigia salga progressivamente dai 63 milioni di questa stagione, ai 67 della prossima, spingedosi a 89 nel 2016-17 e 108 nel 2017-18, con limite a 127 milioni della 'luxury tax', la tassa di lusso che si paga sforando quella soglia. Questo potrebbe portare a rinnovi di contratto da 40 milioni di dollari a stagione per il LeBron James di turno e da 30 per Stephen Curry, il triplo rispetto a quanto guadagna ora.
Questi nuovi parametri potrebbero però essere cancellati e risettati nell'estate 2017 quando c'è il serio rischio di un nuovo lockout: l'associazione giocatori ha la possibilità di uscire dal contratto collettivo e non è escluso che lo faccia per poter guadagnare ancora di più rispetto ai proprietari delle franchigie Nba dopo la firma del suddetto ricchissimo contratto televisivo.