Senza Curry, i botti di fine anno portano le firme di
Se dopo la sconfitta contro Dallas qualcuno iniziava a pensare che i titolari dell’anello fossere Curry-dipendenti, gli Warriors mostrano i muscoli contro Harden e compagni e con una grandissima prova di squadra espugnano Houston per 114-110. Il Barba (30 punti, 5 rimbalzi e 5 assist) è l’ultimo a mollare, ma la tripla doppia di Green (10p, 1 1r, 16a), i 38 punti di Thompson e i 20 con un 6/7 al tiro di un ritrovato Iguodala regalano a Golden State il trentesimo successo di una stagione finora impressionante. Curry ride e applaude dalla panchina, anche senza di lui la franchigia californiana viaggia che è una meraviglia.
Chi delude è Indiana, fermata a sorpresa tra le mura amiche da Milwaukee nonostante i 31 punti del solito Paul George: dall’altra parte Middleton ne fa 33, Monroe ne mette a referto altri 23 e con sei giocatori in doppia cifra i Bucks (13-21) battono i Pacers (18-14) per 120-116. C’è tanto Westbrook ( 36 punti e 5 recuperi) nella vittoria di Oklahoma sui Suns, ma nel 110-106 finale pesano ec come i due canestri di Durant (23 punti) a un minuto dalla fine. Utah, infine, passeggia su Portland ben più di quanto dica il 109-96 alla sirena, Detroit ha un Drummond in più (23 punti, 18 rimbalzi) che fa la differenza ne lla vittoria su Minnesota per 115-90 mentre a guidare i Clippers al 95-89 sui Pelicans ci pensa Redick con 26 punti in 29 min u ti.