Non basta il ritorno di Kobe Bryant per evitare ai Lakers una sonora sconfitta in casa degli Spurs. San Antonio vince 121-97 e si conferma migliore squadra della Western Conference. I gialloviola si possono consolare con la buona prestazione del numero 24, autore di 18 punti (8 su 15 dal campo) in 30 minuti. A Bryant restano ora due partite di regular season per trovare il ritmo in vista dei playoff. Chi il ritmo sembra già averlo trovato sono le tre stelle degli Spurs, che insieme mettono a referto 61 punti: Duncan ne infila 21 (con 8 rimbalzi), Parker e Ginobili ne aggiungono 20 a testa.
I Thunder, seconda forza a Ovest, rispondono agli Spurs battendo 103-92 i Kings e conservano una piccola speranza di scavalcare San Antonio al fotofinish. Per Durant ci sono 29 punti, 14 rimbalzi e 7 assist (18esima "doppia doppia" stagionale per il numero 35). Joe Johnson realizza 30 punti e trascina gli Hawks contro i Celtics, battuti 97-92. Boston tira il fiato in vista dei playoff e si presenta ad Atlanta senza i "big four": fermi per infortunio Allen e Rondo, mentre Pierce e Garnett restano a casa per scelta di coach "Doc" Rivers.
Perdono anche i Knicks, sconfitti 98-90 dai Cavaliers: per New York l'unica nota lieta della serata è il ritorno di Amare Stoudemire, autore di 15 punti, mentre Anthony, dopo avere dato spettacolo nelle ultime gare, gioca una partita al di sotto dei suoi standard (12 punti e 4 assist) e conserva le energie in vista della post season. I Mavericks superano 104-94 i Warriors nella loro ultima gara casalinga con 19 punti di Vince Carter e 16 di Dirk Nowitzki, mentre i Bobcats cedono 85-80 contro i Grizzlies (19esima sconfitta di fila) e restano in corsa per un primato di cui Michael Jordan, proprietario della franchigia di Charlotte, farebbe volentieri a meno: in caso di ko nelle ultime 4 gare i Bobcats finirebbero la stagione con la peggiore percentuale di vittorie nella storia della Lega.