In occasione della sfida tra Olimpia Milano e Boston Celtics, il commissioner Nba David Stern ha tenuto una conferenza stampa al Forum in cui ha toccato svariati argomenti, su tutti quello del rapporto tra la Lega professionistica americana e l'Europa. “La relazione tra Nba e Eurolega non potrebbe essere migliore, così come con le Federazioni, le singole leghe e la Fiba. Ogni anno va meglio. Al momento però, per svariati motivi, non c'è la possibilità di avere una franchigia Nba con base in Europa”, ha detto Stern a chi chiedeva di allargare al vecchio continente la Nba.
Si proseguirà in questo modo, con tour di prestagione, come lo Europe Live e la tappa di Milano, e qualche gara di regular season. “Abbiamo giocato già gare di stagione regolare fuori dagli Usa, a Tokyo nel 1991, e più di recente tra Londra e Città del Messico. Non pensiamo però di estendere questa modalità per questioni economiche. E' molto dispendioso organizzare delle partite all'estero anche se, arene come quelle di Londra, Berlino e Parigi, sono adatte. Il prossimo obiettivo è sfondare in Sudamerica, dove ci saranno Olimpiadi e Mondiali di calcio”, ha aggiunto il commissioner.
Stern ha poi parlato del livello della pallacanestro fuori dagli Usa, dopo le Olimpiadi e le partite di Celtics e Mavericks in Europa: “C'è stato un progresso drammatico, in senso positivo, rispetto a Barcellona '92. Le formazioni europee sono organizzate, ben allenate e con giocatori di alto livello. E le nazionali si sono rinforzate anche grazie ai giocatori che militano nella Nba”. Infine due temi di stretta attualità: “Punire le simulazioni? Non mi piace che i giocatori cerchino di ingannare gli arbitri e di fa fare loro una brutta figura davanti al pubblico. Il 'flopping' è spettacolo non pallacanestro. Sponsor sulle maglie? L'Nba è l'unica Lega al mondo che si identifica con un proprio logo e non ha uno sponsor. I proprietari spingono per queste novità sulle divise. Vedremo, non sono totalmente contrario".