Il grande ex Kevin Durant era assente per l'infortunio al ginocchio ma non sono mancate le tensioni nella seconda gara stagionale a Oklahoma City fra Thunder e Golden State Warriors. I californiani hanno avuto vita facile vincendo 111-95 e hanno centrato il cappotto stagionale contro i Thunder, 4-0, ma la rivalità in campo è stata accesissima e le squadre sono pure arrivate alle mani: sul finire del secondo quarto, in occasione di una contesa, Christon è andato a spintonare Curry e da lì è iniziato un parapiglia che ha coinvolto anche Westbrook e Draymond Green, col resto dei compagni impegnati a separarli.
La questione si è risolta con gli arbitri che hanno assestato quattro falli tecnici, due per parte, e poi dopo la contesa Curry, per nulla influenzato dalla questione, ha zittito il pubblico di OKC con la tripla sulla sirena del primo tempo. Che tra le due squadre non corra buon sangue è ormai accertato, dopo l'addio di Durant ai Thunder proprio per andare ai Warriors. Prima della sfida di questa notte infatti i Warriors avevano "bacchettato" la dirigenza di OKC per non placare l'astio del pubblico e dei giocatori nei confronti di Durant, poi ci si era messo anche Curry che nei giorni scorsi aveva dichiarato: "James Harden probabilmente merita il premio di MVP più di Westbrook". Secca la replica di Russell: "Non mi preoccupo, non è importante quello che dice. Lui chi è?".