"Le Olimpiadi? Penso che i giocatori della Nba dovrebbero essere pagati per andarci". A lanciare il sasso è stato Ray Allen: il 36enne cestista dei Boston Celtics qualche giorno in un'intervista a Fox aveva affermato che per invogliare i giocatori a disputare i Giochi Olimpici sarebbe stato opportuno pagarli. Una tesi sposata e rilanciata da Dwyane Wade: "Il merchandising attorno a questo evento genera tanto denaro - è il parere della guardia degli Heat -. Giocheremo l'intera estate, penso che dovremmo essere pagati, soprattutto perché non avremo modo di riposarci, visto che il raduno della nazionale è solo due settimane dopo le Finals Nba".
La stella degli Heat, travolta dalle critiche dopo le prime dichiarazioni, ha poi corretto il tiro via Twitter: "Intendevo dire che c'è un sacco di business attorno alle Olimpiadi in cui gli atleti non sono minimamente coinvolti - ha chiarito -. Ma l'amore per il mio sport e l'orgoglio per il mio paese per me sono una motivazione superiore a qualsiasi compenso in denaro". Wade, che con il team Usa ha vinto il bronzo ad Atene 2004 e l'oro a Pechino 2008, ha già dichiarato che quella di Londra sarà l'ultima Olimpiade della sua carriera.