Le Nba Finals 2017 si aprono con la schiacciante vittoria (113-91) di Golden State su Cleveland. Protagonista assoluto di gara-1 con 38 punti messi a segno è Kevin Durant che, al termine dell'incontro, lancia un avvertimento: "Resto convinto che possiamo fare molto meglio di quanto fatto vedere stasera". In casa Cavaliers traspare grande rammarico per la pesante sconfitta e LeBron James non ha dubbi: "Cosa mi ha impressionato? Kevin Durant".
Notte da ricordare per Kevin Durant che apre con 38 punti le sue seconde finali in carriera, dopo quelle perse nel 2012 con la maglia dei Thunder contro gli Heat di LeBron: "Qualsiasi giocatore vuole giocare queste partite, su questi palcoscenici, è il sogno di ogni bambino - ammette -. Non era la sfida tra me e James, non era il nostro duello, il focus è la squadra: io ho solo cercato di fare la mia parte, posso giocare bene solo nella misura in cui me lo concedono i miei compagni, perché ognuno di noi rende più di più. Possiamo fare meglio di così, il nostro focus dev'essere sempre difensivo più che offensivo".
A fargli eco in conferenza stampa è Steph Curry che chiude la sua prova con 28 punti e 10 assist: "Sono d'accordo con Kevin: possiamo fare meglio, soprattutto in attacco, vicino al ferro, dove abbiamo sbagliato un sacco di tiri facili - afferma -. La miglior cosa della serata per noi è stato lo sforzo difensivo per tutti i 48 minuti. Se giochiamo in maniera semplice, senza strafare o affrettare i tempi le cose funzionano. Il mio consiglio alla squadra prima di gara-1 è stato quello di restare noi stessi, senza preoccuparci di tutto quello che si dice e si sente in giro".
A rendere il giusto onore a KD ci pensa anche LeBron James che, nonostante i 28 punti, 15 assist e 8 rimbalzi, non è riuscito a trascinare i suoi Cavs al successo: "Cosa mi ha impressionato di Golden State? Kevin Durant. Non c'è molto da aggiungere - rivela con amarezza -. Se a una delle migliori squadre di sempre aggiungi un giocatore della sua forza e della sua intelligenza, il risultato è questo: gli Warriors sono davvero difficili da battere. Noi non ci siamo aiutati: con 20 palle perse, in trasferta e contro una squadra come questa, non vinci mai, così come sono troppi i 27 punti subiti tra transizione e contropiede".
Nonostante la pesante sconfitta, però, LeBron veste i panni del leader e detta ai suoi compagni le linee guida per tenere aperta la serie: "Loro sono stati bravi a capitalizzare sui nostri errori, noi ne abbiamo fatti davvero tanti. La cosa positiva è che sappiamo di poter giocare meglio, per cui il mio messaggio ora è quello di concentrarci subito su gara-2. Anche la nostra panchina deve tornare a giocare come sa - conclude il Prescelto -, dando tutto sia dal punto di vista mentale che fisico: deve darci energia, sforzo, impegno".