Sei gare nella notte Nba. Pur senza Curry e Iguodala, i Golden State Warriors mantengono l'imbattibilità casalinga superando gli Atlanta Hawks dopo un tempo supplementare: decisivi Green e Thompson. I Lakers, privi di Kobe Bryant, piegano i Nets grazie ai 39 punti di Russell. La coppia Lillard-McCollum guida i Blazers al successo sul campo dei New York Knicks. Vincono anche Miami su Chicago e Dallas su Orlando.
I Golden State Warriors devono faticare e sono costretti all'overtime per battere 109-105 gli Atlanta Hawks e mantenere viva la striscia vincente in casa, arrivata a 43 vittorie di fila, ad una sola dal record assoluto dei Chicago Bulls di metà anni novanta. I campioni Nba si presentano senza Iguodala e soprattutto Curry, a riposo dopo la distorsione alla cavigliata rimediata ad Oklahoma City, e inevitabilmente le loro assenze si sentono. Al termine dei regolamentari Klay Thompson, 26 punti, fallisce il tiro della vittoria e così si va all'overtime: qui Klay mette la bomba del 102-101 poi è Draymond Green, 15, 13 rimbalzi e 9 assist, a infilare la tripla decisiva per il 107-103 a 40 secondi dal termine. Golden State resta imbattuta in stagione alla Oracle Arena, 25 successi in altrettante gare.
A riposo anche Kobe Bryant ma i Los Angeles Lakers trovano il successo 107-101 contro i Brooklyn Nets. Il grande protagonista è la matricola D'Angelo Russell che segna 39 punti e infila 9 triple, l'ultima per stendere definitivamente i Nets sul 103-97 a pochi secondi dal termine. I 39 punti di Russell sono il massimo per rookie da Elgin Baylor nel 1959! I Miami Heat superano 129-111 i Chicago Bulls con 20 punti dell'ex Deng e 24 dell'ultimo arrivato Joe Johnson. Prosegue la striscia negativa dei Knicks che cadono a New York 104-85 contro i Portland Trail Blazers della coppia Lillard-MCollum (55 punti in due). Vincono anche Dallas, 121-108 contro Orlando, e Charlotte, 126-92 su Phoenix.