La corsia è la numero 3 della piscina “Tasmajdan”, a Belgrado. E’ il 9 settembre del 1973 e nella città dell’allora Jugoslavia sono in pieno svolgimento i Campionati del Mondo di nuoto. In Italia, per il campionato di Serie A di calcio si sta giocando il derby tra Lazio e Roma, ma le telecamere della Rai non indugiano, sapendo che migliaia di persone lungo lo stivale sono in fervida attesa. In vasca sta scendendo Novella Calligaris padovana di diciannove anni che aveva già fatto spellare le mani a tutti gli appassionati nei giorni precedenti, conquistando la medaglia di bronzo sia nei 400 misti che nei 400 stile. Stavolta, Novella è sui blocchi di partenza degli 800 stile, finale nella quale si trova al cospetto delle temibili americane Jo Harshbarger e Keena Rothammer (detentrice del record mondiale degli 800 e reduce dall’oro vinto nei 200 stile), della forte tedesca Gudrun Wegner (già oro nei 400 misti) e della quotata australiana Karen Moras. Sin dalla partenza, però, Novella Calligaris mette a frutto il proficuo lavoro di preparazione eseguito sotto l’attento e competente sguardo del suo coach Costantino Dennerlein, il famoso “Bubi” capace di vincere 10 titoli, realizzare 4 record italiani e conquistare anche lo scudetto nella pallanuoto. L’azione di Novella Calligaris è da manuale: nuotata elegante, ritmo costante ed incessante… Sin dalle prime vasche l’azzurra resta al comando e il tempo è di quelli che fanno sognare, sempre in vantaggio sul record mondiale. La gara è lunga… Bracciata dopo bracciata, però, Novella Calligaris aumenta il vantaggio su Jo Harshbarger, l’unica che cerca di restarle in scia, mentre la Rothammer va incontro ad una gara anonima e le altre atlete sono ben lontane dalla coppia di testa. I secondi passano, i metri anche: la brava atleta italiana non tradisce cedimenti ma, al contrario, tiene alto il ritmo. La Harshbarger è sempre più lontana.
Il telecronista Rai Giorgio Martino fatica a trattenere l’entusiasmo, perché ormai è chiaro che per Novella Calligaris è soprattutto una gara con il cronometro. L’azzurra non molla di un millimetro e piomba sul traguardo davanti a tutti. E’ già un risultato storico, perché il 9 settembre del 1973 Novella Calligaris è la prima atleta italiana a vincere un titolo mondiale. Gara straordinaria conclusa in 8’52”97, nuovo record del mondo, come mai nessuna nuotatrice italiana era mai riuscita ad ottenere. In un batter d’occhio la minuta ma tenace Novella entra di diritto nella leggenda del nuoto italiano. Entro i confini dello Stivale, la ragazza nata a Padova il 27 dicembre del 1954, non ha avuto rivali. Basti pensare che dal 1969 al 1973 fu capace di vincere ben 64 titoli italiani, stabilendo record su record. Negli 800 stile, riuscì a migliorare il primato italiano per ottanta volte. Fu la più veloce di tutte le altre anche su tutte le distanze a stile libero dai 100 ai 1500 metri e ottenne il miglior tempo assoluto anche nei 200 farfalla, nei 200 e nei 400 misti. Un grande e precoce talento, se si considera che le prime medaglie d’oro agli “Italiani” le conquistò all’età di tredici anni, nel 1968, anno in cui fece parte della nazionale che partecipò alle Olimpiadi di Città del Messico. Prima di salire sul tetto del mondo, Novella Calligaris divenne la principessa assoluta anche in Europa: il primo record continentale sugli 800 lo stabilì in 9’38”, tempo che migliorò per altre ventuno volte. Indomita, la Calligaris dominò la scena europea per diverso tempo.
Nel 1971 firmò un’altra pagina storica del nuoto: detenere contemporaneamente il record europeo nei 400, negli 800 e nei 1500 stile libero. Un altro appuntamento con la gloria attendeva però Novella Calligaris: alle Olimpiadi di Monaco di Baviera esplose in tutto il suo talento nella gara dei 400 stile che chiuse in 4’22”44 alle spalle dell’imprendibile australiana Shane Gould. Performance eccellente, quella dell’italiana, che oltre a stabilire il nuovo record europeo, vinse la medaglia d’argento, la prima conquistata dall’Italia nel nuoto alle Olimpiadi. Per nulla distratta dall’eccezionale impresa, la Calligaris aggiunse al suo palmares anche due medaglie di bronzo nei 400 misti e negli 800 stile due prove che, neanche a dirlo, completò con il nuovo record continentale. Rientrata dalla splendida avventura di Belgrado, Novella Calligaris decide di ritirarsi, ben consapevole d’aver raggiunto ogni possibile traguardo. In soli sei anni di attività ad altissimo livello, la nuotatrice patavina ha collezionato 71 titoli italiani, 21 primati europei, un primato del mondo ed un numero di primati italiani ancora oggi irraggiungibile. Abbandonato il nuoto agonistico, Novella Calligaris ha ricoperto incarichi federali e si è cimentata con successo anche nel giornalismo sportivo.