"Siamo due campioni che hanno scelto una strada non facile per tornare ad essere i numeri uno". Questo l'arrivederci di Filippo Magnini che spiega così il motivo del passaggio, insieme a Federica Pellegrini e al preparatore atletico Matteo Giunta, alla corte di Philippe Lucas a Narbonne. "Ci aspettano, ed io ne so già qualcosa, allenamenti durissimi ma lo facciamo perché vogliamo tornare a vincere, rappresentando l'Italia", ha proseguito il nuotatore.
La Pellegrini ai microfoni di Sky Sport 24 ha poi commentato le ragioni del suo ritorno in Francia: "Non mi piace fare polemiche, anzi mi dispiace tantissimo. Ma con noi la Federazione si è comportata malissimo. Se volete vi racconto della nostra trattativa con Lucas. Gli abbiamo offerto 250mila euro per tre anni per venire a Verona. Lui a Narbonne ne prende 150mila. Ci ha pensato a lungo, poi per motivi personali ci ha fatto sapere di voler rimanere in Francia. Di questa trattativa avevamo dato notizia ai vertici della Federazione e la loro risposta è stata: fateci sapere cosa vi dice Lucas, poi vediamo se riusciamo a dare un nostro contributo. Questa è la verità".
Anche Magnini si è soffermato sui cattivi rapporti con la Federazione Italia Nuoto. "Di certo la Federazione per noi ha fatto ben poco. Con Lucas siamo certi di ottenere risultati importanti, lui ha già dimostrato di avere qualità straordinarie, i suoi atleti hanno sempre ottenuto risultati di grande livello. Speriamo di poterlo fare anche noi".
In attesa del trasferimento oltralpe, programmato per settembre, il trio Magnini-Pellegrini-Giunta continuerà il lavoro a Verona in vista dei Mondiali di Barcellona, previsti dal 19 luglio al 4 agosto: "Mi dispiace moltissimo lasciare Verona - ha ammesso la Pellegrini -, qui sto benissimo. E devo dire che dopo le Olimpiadi di Londra, se il mondo del nuoto, soprattutto quello italiano, sembrava quasi contento delle mie sconfitte, è stata la gente che ho incontrato per strada che mi ha fatto coraggio, mi ha dato appoggio".