"In realtà questa storia è iniziata a Tenerife lo scorso maggio". A parlare è Luca Marin, la storia è quella tra la sua ex Federica Pellegrini e Filippo Magnini, che ha tenuto banco tutta l'estate durante e dopo i Mondiali di nuoto a Shanghai. "Ai tempi tra me e Fede tutto filava liscio - racconta Marin al settimanale 'Chi' in edicola domani -. Lei faceva addirittura progetti di famiglia: diceva di volerne formare una con me. Convivevamo a Verona nel nostro nido e andavamo d'amore e d'accordo. Ma a Tenerife, dove ci siamo radunati tutti noi nuotatori, è successo qualcosa di diverso. Una sera ho notato uno strano sguardo tra lei e Magnini. Nella mia testa è scattato un dubbio. Le ho fatto una scenata di gelosia, ma lei mi ha rassicurato".
Poi sono arrivati i Mondiali di Shanghai e la relazione Pellegrini-Magnini è diventata di dominio pubblico: "Poco prima di partire Federica mi aveva chiesto di lasciarla tranquilla - prosegue Marin -. Purtroppo ho commesso l'errore di confidare questo nostro momento di distacco a Filippo. L'ho fatto da amico, anzi gli ho chiesto anche scusa dato che i nostri rapporti erano mutati da tempo. Nel giorno in cui Federica ha vinto i 400 stile libero, sono corso da lei per parlarle e complimentarmi. Ci siamo ritrovati nella sua stanza, ma dalla sua bocca sono uscite le parole che meno mi sarei aspettato: 'Luca, non ti amo più'. Stavo male. Lei mi parlava, mi chiedeva come raccontare ai media la nostra rottura, ma io non la ascoltavo. Il dolore aveva vinto su tutto. Sulla fame, sui rapporti interpersonali, sullo sport".
Lo sfogo di Marin è durissimo: "La sera in cui Fede e Filippo si sono baciati in pubblico al bar Rouge di Shanghai c'ero anch'io. E' strano vedere come cambia il tuo corpo, la tua mente, in certe situazioni. La rabbia mi aveva annebbiato la vista. Gli amici più stretti mi hanno trascinato fuori dal locale di peso. Temo che Federica sia presa sul serio. Le auguro di essere felice. Magnini? No. A lui interessa il circo mediatico che c'è intorno a Federica. Niente altro. E non dico di più...".