L'ultima giornata dei Mondiali di nuoto a Kazan si tinge di giallo. La defezione del favoritissimo Sun Yang ai blocchi di partenza dei 1500 stile libero è avvolta nel mistero: secondo una prima ricostruzione della Fina, la Federazione internazionale di nuoto, il campione cinese sarebbe stato colto da dolori al petto nell'immediato pregara. Non ci sarebbero stati i tempi tecnici per un controllo medico, per questo motivo lo staff dell'atleta avrebbe deciso di non farlo gareggiare.
Voci da bordovasca, confermate in intervista dall'italiano Gregorio Paltrinieri, vincitore della gara, parlano però di uno scontro fisico avuto da Sun Yang con una nuotatrice brasiliana. Il cinese sarebbe stato protagonista di una colluttazione con la collega e si sarebbe poi rifiutato di gareggiare. Per il momento è solo un'ipotesi, ma sono molti gli atleti ad aver confermato il pesante litigio.
Un aggiornamento importante arriva attraverso la voce dell'allenatore del team brasiliano Albertinho: "Confermo la lite - le sue parole, riportate dalla Bbc -, l'allenatore cinese è anche venuto a chiederci scusa. Ma non è stato quello il motivo del forfait. Chi è l'atleta brasiliana? Una ragazza che ha gareggiato solo nei primi giorni del Mondiale". Diversa la ricostruzione dell'allenatore di Paltrinieri, Stefano Morini: "I tecnici cinesi mi hanno detto che Sun Yang ha ricevuto una botta in testa, i medici hanno deciso di non rischiarlo", le sue dichiarazioni riportate dall'Ansa.
Nel frattempo Sun Yang è stato premiato dalla Fina come miglior nuotatore della competizione (premio femminile all'americana Katie Ledecky): è salito sul podio a ritirare il trofeo visibilmente imbarazzato ma in buono stato di salute. Nessun sorriso, soltanto qualche smorfia al momento della consegna del premio. La Federazione cinese ha convocato una conferenza stampa serale per spiegare l'accaduto: il mistero rimane.