Giornata davvero indimenticabile per Simone Ruffini. Il 25enne nuotatore marchigiano originario di Tolentino, fresco vincitore della medaglia d'oro nella 25 chilometri ai Mondiali di Kazan, ha prima ascoltato l'inno di Mameli in composto silenzio sul podio. Poi, conclusa la cerimonia di premiazione, ha regalato e si è regalato un altro momento memorabile: ha infatti mostrato un foglio con la scritta "Aurora mi vuoi sposare?", una proposta di matrimonio in piena regola alla sua fidanzata e collega nuotatrice Aurora Ponselè, 23enne originaria di Fano piazzatasi al 22esimo posto nella prova femminile sulla distanza dei dieci chilometri. Aurora, che stava assistendo alla cerimonia di premiazione insieme al resto della spedizione azzurra, non è riuscita a trattenere le lacrime e ha accennato un sì unendo le mani a forma di cuore. I due futuri sposi, poi, si sono abbracciati e baciati ai piedi del podio.
Intervistato da Raisport dopo la gara, Simone Ruffini aveva parlato anche della sua straordinaria impresa nelle acque del Kazanka: "All'inizio non ci credevo tanto, ai 5 e 7 chilometri ho vomitato in acqua - rivela il neo campione del mondo -. Per fortuna il dottore mi ha dato qualcosa e piano piano sono andato alla riscossa. Ho cominciato a capire che l'americano (Meyer, ndr) non ne aveva più agli ultimi mille metri quando mi ha lasciato andare avanti. Ma un po' di paura c'era sempre. Adesso ancora non mi rendo bene conto di ciò che ho fatto". Infine le dediche: "A tutti i miei amici di Tolentino e Pesaro, alla mia ragazza che sta già piangendo e poi all'Esercito e all'Aniene". La sua ragazza che, di lì a poco, sarebbe diventata la sua promessa sposa.