La seconda edizione del Trofeo città di Milano ha preso ufficialmente il via. Per l'ingresso in vasca dei primi atleti sarà necessario attendere ancora qualche ora (dalle ore 15 di venerdì 3 febbraio, alla piscina "D. Samuele" del capoluogo milanese), ma la conferenza stampa di presentazione ha di fatto inaugurato la rassegna internazionale di nuoto.
"La prima edizione era una sfida, la seconda è una conferma - spiega Roberto Del Bianco, presidente di Nuotatori Milanesi, organizzatore dell'evento -. Ci attendiamo risultati cronometrici di grande livello, ma non solo. E' importante che questa manifestazione, che ci impegneremo a replicare ogni anno, riesca nel suo complesso". Gli ingredienti per una ricetta di successo ci sono tutti, a partire dalla presenza delle stelle della Nazionale italiana, impegnate in un primo test verso i Campionati Assoluti di marzo e gli Europei di Anversa in programma a maggio. Da Federica Pellegrini a Fabio Scozzoli, da Filippo Magnini a Luca Dotto, ovvero l'élite del nuoto azzurro.
E poi Samuel Pizzetti e Massimiliano Rosolino, tesserati per la Nuotatori Milanesi e dunque padroni di casa: "Non è la presenza dei campioni che fa grande questo meeting - spiega il napoletano, recordman di medaglie internazionali -, ma è l'appeal del meeting che attrae l'interesse dei campioni. Personalmente ci tengo molto a fare bene, ho grandi stimoli. Mi sento un atleta e come tale punto sempre a migliorarmi". Rosolino insegue la qualificazione alla sua quinta Olimpiade. Il Trofeo città di Milano è stato riconosciuto dalla Federazione internazionale (Fina) tappa utile per conseguimento dei tempi limite per l'accesso ai Giochi di Londra della prossima estate. Il che significa competitività ai massimi livelli.
Nella suggestiva cornice della sala Affreschi di Palazzo Isimbardi, anche l'intervento di Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano ed ex nuotatore: "Il nuoto è una palestra di vita, insegna valori fondamentali: il rispetto verso sé stesso e gli avversari, la consapevolezza dei propri limiti e lo spirito di sacrificio per superarli. Lo sport - afferma - possiede un valore sociale determinante, è un collante tra individuo, famiglia e società. I giovani che hanno passione per uno sport non si perdono".