Grande spettacolo a Roma per la 54esima edizione del Trofeo Settecolli di nuoto. Tra i protagonisti Federica Pellegrini che, in rimonta, conquista i 200 stile, la sua gara. Non arrivano vittorie ma buone indicazioni da Gabriele Detti e Nicolò Martinenghi: il livornese è secondo dietro Park nei 400 mentre il varesino, 17 anni, nei 100 rana chiude dietro al fenomeno Peaty ma sbriciola il record italiano del 2011 di Scozzoli.
Davanti ad una grande cornice di pubblico allo stadio del nuoto di Roma, Federica Pellegrini si conferma una delle grandi stelle del 54esimo Trofeo Internazionale Settecolli. L'azzurra vince i 200 stile libero, la sua gara, col tempo di 1'56"16 rimontando la svedese Coleman, seconda, e l'olandese Heemskerk, terza, davanti praticamente dall'inizio alla fine. Soddisfatta la campionessa veneta che ai microfoni di Raisport dice: "Sono veramente molto contenta, speravo di fare una gara del genere. Alla virata dei 150 non ci credevo molto, poi ho chiuso gli occhi e pian piano ce l'ho fatta. Vincere davanti a questo pubblico è sempre un'emozione grande. C'è tantissima gente grazie anche agli orari più spostati sul serale. Il tempo? Sono molto contenta, sono felicissima perchè sono sotto grande carico di lavoro e devo partire per l'allenamento in altura".
Continua a stupire il 17enne Nicolò Martinenghi che nei 100 rana non sfigura nemmeno di fronte al campione olimpico, il britannico Adam Peaty. Peaty, anche campione del mondo e d'Europa, vince in 58"72, nuovo record del Settecolli, mentre alle sue spalle si piazza il varesino che chiude in 59"31 stabilendo il nuovo primato italiano: sbriciolato infatti il 59''42 che Fabio Scozzoli nuotò il 25 luglio 2011 ai Mondiali di Shanghai. Questo crono permette anche a Martinenghi di stabilire il nuovo primato mondiale ed europeo a livello giovanile. Secondo posto anche per Gabriele Detti in una spettacolare gara dei 400 stile: il livornese, bronzo ai Giochi di Rio e campione d'Europa in carica, ferma il cronometro sul 3'45"88 ma si deve arrendere al sudcoreano Tae-Hwan Park, oro a Pechino ai Mondiali 2007 e 2011 prima dei due anni di squalifica per doping, che chiude in 3'44"54; terzo il campione olimpico di Rio, l'australiano Mack Horton.
Nelle altre gare Matteo Milli fa il record personale ed è terzo nei 50 dorso vinti dall'ungherese Richard Bohus, Martina Carraro è seconda dietro alla britannica Siobahn-Marie O'Connor nei 100 rana, Piero Codia e Matteo Rivolta sono secondo e terzo rispettivamente nei 100 rana dominati dal sudafricano Chad LeClos, campione del mondo nel 2015 e argento a Rio, che ferma il cronometro sul 51"65, nuovo primato della manifestazione.