La nuova FPI: molto Sud, solo qualche contentino al Nord.
De Carolis sostituisce Renzini alla guida delle nazionali. Il caso Calabrese
di Giuliano Orlando
Il 14 dicembre si sono svolte a Roma le elezioni per il rinnovo delle cariche della Federboxe per il quadriennio 2025-2028. Si è confermato alla presidenza il dr. Flavio D’Ambrosio con 444 preferenze, superando il vice presidente uscente Fabrizio Baldantoni per l’inezia di due voti: 442. Gli aventi diritto al voto hanno raggiunto quota 692, con solo 228 società presenti (269 voti), mentre le deleghe hanno toccato 464 società (513 voti). Situazione che nella relazione del candidato dottor Giuseppe Macchiarola (ritiratosi) è stata duramente criticata. Il nuovo Consiglio ha visto eletti in quota società Massimo Bugada (386 preferenze), Andrea Locatelli (382), Marco Consolati (363), Giovanni De Carolis (352), Rosario Africano (349), Terry Gordini (330) e Mariangela Verna (329). In quota atleti: Luca Rigoldi (36) e Roberta Bonatti (30); in quota tecnici: Biagio Renato Zurlo (23). Presidente del collegio revisori dei conti eletto il dott. Francesco Carbini (458)
Al termine il presidente ha preso la parola: “Felicissimo di essere stato riconfermato presidente. E’ stato un percorso in salita e mi sento di fare i complimenti a Fabrizio Baldantoni, un competitor agguerritissimo. Il risultato delle urne porta a molte riflessioni: il mio primo compito come Presidente, insieme ai nuovi componenti del Consiglio Federale, sarà quello di riunire tutti sotto la stessa bandiera, quella del Pugilato Italiano, per affrontare con coesione, impegno e competenza un quadriennio che si prospetta difficile ma di crescita. Queste non sono parole di circostanza, è il momento di mettere da parte gli orgogli personali, affinché si possa creare quell’unità necessaria e obbligatoria per la nostra comunità che ogni giorno lavora con devozione e passione nelle palestre di tutta Italia. Il futuro della boxe lo dobbiamo a loro”.
Al momento sono state assegnate alcune cariche. Presidente Federale Flavio D'Ambrosi, Vice Presidente Vicario, Mariangela Verna Vice Presidente Rosario Africano, Consiglieri Andrea Locatelli, Massimo Bugada, Marco Consolati, Responsabile nazionale dilettanti: Giovanni De Carolis. Rappr. Tecnici: Biagio Zurlo, Rappr. Atleti Terry Gordini, Luca Rigoldi, Roberta Bonatti. Presidenti Onorari Franco Falcinelli, Vittorio Lai. Segretario Generale Alberto Tappa. Collegio dei Revisori dei Conti. Presidente Francesco Carbini Componenti Angelina Curci, Barbara Briolini. Leggendo le prime cariche si nota la svolta decisa verso l’egemonia del Sud e della Campania in particolare, con la vice presidenza, il rappresentante dei tecnici e l’inserimento di Clemente Russo come insegnante con la nazionale. Il Nord, al momento assente assoluto. Restano da designare i responsabili per le squadre giovanili e in particolare le elite.
Nel frattempo il presidente ha scelto a sostituire Emanuele Renzini, quale nuovo D.T. delle nazionali azzurre, Giovanni De Carolis, che ha diramato le convocazioni per il 1° raduno del settore elite maschili e femminili a Roma, presso il CPO dell'Esercito, dal 10 al 17 gennaio. In vista del riordinamento dello staff tecnico, per questo raduno si avvarrà di Roberta Bonatti del coordinamento femminile e dei tecnici Sumbu Kalambay, Clemente Russo e Laura Tosti. Questi i convocati. Elite maschile: 48 Salvatore Attrattivo CP; 51 Al-Assi Fares LB, 54: Tommaso Sciacca; 57: Michele Baldassi GS, 60 Giuseppe Canonico GS; 63,5: Giacomo Giannotti EM; 67: Gianluigi Malanga GS; 71: Gabriele Guidi Rontani GS; 75: Remo Salvati GS; 80: Cromwell Commey Alfred GS; 86: Luca Iovoli AB; 92: Vincenzo Bortone TS; +92: Nwokedi Dean Chime VE; Diego Lenzi GS. Elite femminile: 48: Erika Prisciandaro GS; 50: Elen Lucia Ayari SC; 53: Nicol Michel Vescovini EM; 54: Sirine Charaabi GS; 57: Irma Testa, Maria Michela Svarca MC; 60: Rebecca Nicoli GS; Alessia Mesiano GS; 63,5: Angela Carini GS; 66: Angela Zappoli CP; 70: Nicol Pineta LZ; 75: Melissa Gemini LZ.
In merito alle convocazioni del nuovo responsabile, che conosco per le imprese da pro, anche se non sono mai stato in contatto diretto. Ricordo che qualche anno addietro tentai di intervistarlo al telefono, ma senza successo. Voglio sperare abbia tutti i requisiti per essere un ottimo responsabile della nazionale dilettanti, anche se forzatamente non ricordo di averlo mai visto a tornei o campionati. Giustamente, ruotando nel settore dei pro, non era presente agli assoluti di Seregno, per cui non poteva conoscere i protagonisti dei campionati. Si è limitato a chiamare i campioni, oltre a Irma Testa, Alessia Mesiano e Diego Lenzi, passato di recente pro. Non conosco la situazione di Salvatore Cavallaro e Aziz Mouhidine, quindi evito commenti. Mentre aver ignorato i nomi di alcuni atleti che hanno perso la finale, ma sono all’altezza dei campioni, faccio i nomi: Camiolo, Seca, Bouraouia, Salerno, Carpintieri, El Kadimi, Casini, Tibiletti e Tuminello, significa non avere chiara la situazione dei valori. Anche nel settore femminile avrebbero meritato la convocazione la giovane e promettente Caffarelli e Saraiello, oltre alla Mercando, una classe 2006, battuta in finale dalla Svarca, 13 anni più anziana e non certo una speranza per il futuro. Le convocazioni, scusate se sbaglio, servono per valutare la situazione generale e quindi confrontare il meglio.
Ho parlato con Valeria Calabrese, che negli ultimi anni ha guidato il settore giovanile femminile con successi oltre ogni attesa, informandomi della situazione che si è venuta a creare. “Mi ha chiamato il presidente, offrendomi la responsabilità della squadra femminile élite. L’ho ringraziato, informandolo di non sentirmi ancora preparata per quel ruolo di grande responsabilità. Nel frattempo ero pronta a lavorare come in passato nel settore femminile giovanile, con immutato entusiasmo. Preparandomi nei tempi giusti al salto di qualità. La risposta è stata negativa. Prendere o lasciare. Per cui sono fuori dal settore. Mi spiace per le giovani con le quali esisteva e resisteva un rapporto di stima e impegno reciproco”. Sinceramente, a mio parere per quel che conta, una decisione sconcertante, addirittura autolesionista. Valeria Calabrese è considerata anche all’estero una delle allenatrici più valide. In passato ha avuto offerte all’estero, per allenare nazionali importanti. Mi viene in mente l’atteggiamento di Silvio Berlusconi, quando era presidente del Milan e dettava la formazione all’allenatore. Includendo chi voleva lui. Quella però era una squadra di supercampioni, mentre nel nostro parco atleti, specie nel settore giovanile, i talenti escono col contagocce.
Sabato 11 gennaio si terrà sempre il Roma, il primo Consiglio Federale 2025, dove si presume verranno prese decisioni importanti. Si dovrà assegnare il ruolo di rappresentante italiano nei contatti con la World Boxing, cresciuta oltre ogni più ottimistica previsione, che prossimamente darà il via alla European Boxing, il nuovo ente, mentre l’EUBC resta legata all’IBA, quindi fuori di Giochi. In Asia è già operativa una nuova associazione, in sostituzione della Asian Boxing Confederation (ASBC), rimasta fedele all’IBA. Quello dei rapporti con il settore dei professionisti. Buon lavoro.
Giuliano Orlando