Se l'Italia è impegnata nel big-match con la Polonia, Olanda e Bosnia si sfidano nell'altro incrocio della quinta giornata con l'obiettivo di vincere e cambiare la propria posizione in classifica anche se, per entrambe, non è un momento particolarmente felice, analizzando i recenti risultati.
Il 19 agosto scorso il Barcellona ha ufficializzato l'arrivo di Ronald Koeman come nuovo allenatore: il tecnico olandese ha detto così addio alla Nazionale per accettare l'offerta catalana, una decisione condivisibile ma che non è stata ben digerita dai vertici della federazione orange che si aspettava che il progetto inaugurato nel febbraio 2018 con la firma di un contratto quadriennale. L'interruzione del rapporto si è verificata due anni prima della scadenza e i recenti risultati in Nations League dell'Olanda possono essere anche spiegati con il cambio in panchina: nelle prime due sfide, con in panchina Lodeweges, è arrivata la vittoria con la Polonia e la sconfitta con l'Italia. Il 23 settembre scorso la Federazione ha scelto l'ex Inter e Crystal Palace De Boer come nuovo tecnico ma i risultati non sono arrivati, con due pareggi di fila con Bosnia e Italia che hanno mantenuto l'Olanda al terzo posto con 5 punti, dietro a Polonia (7) e Italia (6).
Se gli olandesi sperano in un pareggio nell'altra partita così da ridurre il gap e magari compiere il doppio sorpasso con una vittoria in quel di Amsterdam, la Bosnia Erzegovina ha altre idee, sebbene la situazione in classifica e le ultime notizie arrivate circa i convocati non infondono grande fiducia in merito alla possibilità di ottenere la piena posta in palio. I bosniaci, infatti, sono al momento ultimi nel Gruppo 1 della Lega A con due punti racimolati (pareggi con Italia e Olanda all'andata) nelle prime quattro partite, con tre punti da recuperare all'Olanda in 180' per evitare la retrocessione in Lega B. E non c'è un'occasione migliore dello scontro diretto perché, con una vittoria, i bosniaci aggancerebbero gli olandesi a quota 5 con ancora 90' da giocare, riaprendo così i giochi. Con una sconfitta, invece, arriverebbe la Spada di Damocle dell'aritmetica certezza della retrocessione, che non costituisce un'onta per una squadra che, ai nastri di partenza, era data come quarta forza del girone. E se consideriamo che il CT Bajevic non avrà a disposizione Dzeko, fermato dal Coronavirus, è lecito pensare che l'avvicinamento alla Johan Cruijff Arena non sia dei più facili.