I cittadini di Calgary bocciano le Olimpiadi invernali del 2026 e ora la strada per Milano-Cortina si mette in discesa. Resta da battere solo la candidatura di Stoccolma, piuttosto traballante, e poi i Giochi torneranno in Italia dopo Torino 2006.
Il Comune di Calgary aveva indetto un referendum tra i suoi abitanti sull’opportunità o meno della candidatura olimpica: no sono stati il 56,4 per cento (171.750 contro 132.832), mentre la percentuale di affluenza non ha raggiunto la soglia del 50 per cento degli aventi diritto e si è fermata al 39,73. Un risultato che era già stato anticipato dal voto in consiglio comunale, in cui i contrari prevalsero 8 a 7.
Lunedì il consiglio comunale di Calgary prenderà atto dei risultati e staccherà probabilmente la spina alla candidatura: il governo della provincia di Alberta aveva fatto sapere che i fondi per il progetto sarebbero stati legati alla volontà dei cittadini di ospitare l’Olimpiade.
Resta praticamente solo Stoccolma: ma la candidatura non è forte e sostenuta all’unanimità. Il nuovo governo locale è un mix di centrodestra e verdi mentre a livello nazionale non c’è ancora un governo: un vuoto decisionale che potrebbe risultare fatale alla candidatura.
Il comitato olimpico svedese non molla e ha scritto un appello ai partiti locali per ricordare che il progetto è sostenuto da privati ma il tempo comincia a mancare: a fine giugno a Losanna il Cio sceglierà a chi assegnare la candidatura.