Ötztaler Radmarathon: infiamma le Alpi
Sul podio l’italiano Stefano Cecchini. Al via 4226 ciclisti, tra i quali 622 italiani.
Trionfo del canadese Jack Burke in 6.49.18 (a soli due minuti dal record). Al secondo posto Hans-Joerg Leopold 6.59.36 e terzo l’italiano Stefano Cecchini 6.59.37
Per il podio femminile al primo posto la tedesca Meyer Janine 7.26.26 davanti alla belga Ils van der Moeren 7.53.29 e terza l’italiana Roberta Bussone 8.00.31
(Soelden/Tirolo/Austria – 1 settembre 2024). Sveglia presto oggi per prepararsi alla gara più dura delle granfondo. Ancora avvolti nel buio, alle ore 6.30 sono partiti 4226 temerari tra i quali 341 donne, che con una temperatura favorevole di 12 gradi hanno riempito le rispettive griglie di partenza e creato il lungo serpentone che in 12 minuti è partito alla conquista della gara di 227 km con un dislivello di 5.500 metri e i temutissimi passi che caratterizzano questa competizione giunta alla sua 43ma edizione.
Clima buono per gran parte della manifestazione, necessario per reggere la fatica e le molte ore in sella per i concorrenti provenienti da 40 nazioni, i tedeschi i più numerosi seguiti da austriaci e italiani 622 (di cui 47 donne).
Una gara che è cresciuta sempre di più e nel segno della tradizione. La prima edizione risale al 1982 con 115 partecipanti ed è rimasta fedele al suo unico percorso. Oggi è tra le granfondo internazionali più ambite, una sfida che in molti vogliono affrontare con 24.000 richieste di partecipazione ma alla quale accedono solo i fortunati 4.000 sorteggiati.
UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO
Un percorso unico per tutti di 227 km con 5.500 m di dislivello, chiuso in gran parte al traffico veicolare e un unico obiettivo per tutti: terminare la gara. L’avvio alle ore 6.30 da Sölden nella valle tirolese dell’Ötztal, da dove il serpentone di ciclisti ha proseguito verso il fondovalle dell’Ötztal per poi affrontare il Kühtai (2.020 m), il primo passo dopo una discesa di circa 20 km. Il percorso, in direzione Brennero (1.377 m), ha sconfinato in Italia a Vipiteno, scalando successivamente i passi Giovo (2.090) e il temutissimo Rombo (2.509 m), per poi fare ritorno a Sölden in Tirolo. Gli abituali 5.500 m di dislivello, sono suddivisi su 40,5 km di percorso pianeggiante, 95,7 km di salita e 101,9 km di discesa.
Il commento alla gara
E' stata una gara segnata da tempo buono anche se nuvoloso con temperature nella media stagionale, condizioni climatiche che hanno favorito gli atleti nelle loro performances e un trionfo con tempo quasi da record. Il vincitore è volato in solitaria distanziando i tre inseguitori, a poche centinaia di metri dall‘arrivo la volata di Leopold inseguito da Cecchini che ha cosi commentato la gara” due mesi fa un infortunio e oggi questa gara che mi piace sempre. Il vincitore imprendibile ma a 46 anni sono soddisfatto di questo ennesimo successo”
Podio maschile:
1 Jack Burke in 6.49.14
2 Hans-Joerg Leopold 6.59.36
3 Stefano Cecchini 6.59.37
Podio femminile:
Janine Meyer 7.26.26
Ils van der Moeren 7.53.29
Roberta Bussone 8.00.31
Le altitudini del percorso:
Partenza a Sölden – Ötz 800m – Kühtai 2020m – Innsbruck 600m – Brennero 1377m – Vipiteno 960m – Passo Giovo 2090m – San Leonardo in Passiria 700m – Passo Rombo 2509m – Sölden 1377m.
Importante notizia: la prossima edizione si svolgerà regolarmente domenica 31 agosto 2024. Le possibili voci di sospensione della gara sono state ufficialmente smentite dal comitato organizzatore che conferma il regolare svolgimento della gara. La 44ma edizione vi aspetta.