Tutto facile per il Setterosa che batte 16-4 la Slovacchia e sabato, alle 16.00, nella finale per il quinto posto affronterà la Grecia che nell'altra semifinale ha superato 13-3 la Francia. L'ultimo precedente con la Grecia è datato 15 luglio 2018 agli Europei di Barcellona, fase a gironi, con le elleniche che si imposero 7-6. Sulla loro panchina c'era già Georaios Morfesis; sulla quella azzurra c'era Fabio Conti.Italia-Slovacchia 16-4
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 2, Avegno 2, Queirolo 3, Aiello , Marletta 3, Bianconi 1, Emmolo 1, Palmieri 1, Chiappini 3, Carrega , Sparano . All. Zizza
Slovacchia: Kovacikova 1, Kurucova 1, Garancovska, Junasova, Sedlakova, Peckova, Kolarova 1, Stankovianska, Majlathova, Katlovska, K. Klissova 1, Horvathova. All. Henkrich
Arbitri: Varkonyi (Hun) e, Wengenroth (Sui)
Note: parziali: 2-1, 5-1, 6-0, 3-2. Superiorità numeriche: Italia 8/12 e Slovacchia 3/7. Slovacchia con 12 giocatrici a referto. In porta Horvathova (S). Sparano (I) subentra a Gorlero a 5'30 del terzo tempo. In tribuna, insieme al presidente della FIN e della LEN Paolo Barelli, i vicepresidenti della FIN Teresa Frassinetti e Andrea Pieri.La partita. Le prime sette in acqua sono Gorlero, Tabani, Avegno, Aiello, Marletta, Emmolo e Chiappini. Slovacchia con dodici giocatrici a referto; manca il secondo portiere Emoke Kissova, che finora aveva disputato soltanto 17'50", e col numero 13 in porta c'è la capitana Horvathova. Tra le facce conosciute quella del difensore del centro Stankovianska che ha giocato a Torre del Grifo l'anno scorso in A1. Gol alla prima superiorità numerica: dopo 1'15" segna Chiappini (fuori Kolarova). Bella combinazione Avegno-Palmieri con la conclusione al volo della catanese che impegna Horvathova; nella controfuga successiva pareggia Kolarova. I ritmi sono bassi, l'Italia allarga il gioco, finalmente capitalizza le superiorità numeriche (chiuderà con 8/12) e Marletta fa 2-1 in più sul finire di primo tempo. Nel secondo periodo l'Italia segna tre gol consecutivi in extra player (Palmieri, Queirolo e Bianconi), uno con Chiappini lanciata in controfuga e l'altro con Emmolo che lascia partire una fiondata sul lato lungo a 7 decimi dalla fine. Slovacchia già con due ragazze cariche di due falli (Kovacikova e Junasova). Parziale tennistico il terzo: Queirolo e Marletta vi partecipano con due doppiette, si aggiungono Garibotti e Avegno. Un'altra bella combinazione al minuto 5'30" quando Gorlero serve Queirolo, il capitano prolunga per Avegno che spalle alla porta fa una mezza rotazione e segna. Sul 12-2 anche Gorlero puo uscire tranquilla e lasciare il posto a Sparano, tra le note positive del Setterosa in questo europeo, che mette in cascina altri minuti importanti per la sua crescita (2'30" del terzo + l'ultimo tempo). La partita è virtualmente chiusa con un tempo di anticipo. Il citti Zizza dalla panchina fa molti cambi, anche a blocchi di quattro alla volta. Concede spazio e possibilità a tutte. L'Italia arriva a +13 (15-2 con Chiappini e 16-3 con Avegno). L'ultimo gol è della Slovacchia, lo realizza Katarina Kissova in superiorità a 12 secondi dal fischio finale.
Le parole del commissario tecnico Paolo Zizza. "A parte il primo tempo, un po' più lento, poi le ragazze si sono sciolte, giocando anche bene. Alla fine è venuta fuori la notevole differenza tecnica tra le due squadre, come dimostra anche il punteggio. La reazione c'è stata e dobbiamo chiudere bene con la Grecia, avversaria che ritroveremo al torneo di qualificazione olimpica a Trieste e che ci darà del filo da torcere. Certamente questo europeo non è andato secondo le aspettative. Adesso dobbiamo lavorare, migliorare e correggere i nostri errori".
Le parole di Loredana Sparano. Calottina numero 13. "Il nostro obiettivo adesso è chiudere al quinto posto gli Europei, poi inizieremo a pensare a Trieste. Questa squadra ha ancora tanto da dare e sono convinta che riuscirà a raggiungere la qualificazione olimpica. Sabato affrontiamo la Grecia che incontreremo di nuovo a marzo: non sarà facile, perché è una nazionale in crescita, ma ce la metteremo tutta per vincere. Poi torneremo a lavorare, con la consapevolezza che nulla è compromesso e che a Budapest si è visto il vero Setterosa solo a sprazzi".Le parole di Giulia Emmolo. Calottina numero 9. "Abbiamo ancora dentro di noi il rimpianto e la rabbia per la sconfitta contro la Russia. Da questa delusione vogliamo ripartire; martedì non si è visto il reale valore della squadra. Abbiamo un sogno a cinque cerchi e sono convinta che possiamo raggiungerlo. Questa squadra ha sempre dimostrato di sapersi ritrovare dopo i momenti difficili. Rivedremo i nostri errori e lavoreremo per correggerli".
Foto A. Staccioli/deepbluemedia.eu