"Questa Germania è molto più forte di quella che battemmo nell'82 al Bernabeu". A dirlo è Paolo Rossi, attaccante dell'Italia nel Mondiale del 1982 in Spagna e autore di una delle tre reti con cui gli azzurri di Bearzot piegarono in finale la Germania Ovest di Rummenigge. "Allora in finale non ci fu partita - ricorda Pablito ai microfoni di Rds -. Al massimo la partita vera durò un tempo. Eravamo troppo superiori e lo dimostrammo ampiamente".
L'ex Pallone d'oro non si sbilancia sull'esito della semifinale dell'Europeo in programma giovedì a Kiev: "Dico 50 e 50 - è il suo pronostico -. Il valore aggiunto dell'Italia? Fantasia e gioco. Ce l'abbiamo dentro e loro soffrono la nostra fantasia. Lo hanno ammesso e i risultati parlano chiaro. I tedeschi soffrono la tradizione perché la tradizione conta. Sono forti fisicamente, sono organizzati, hanno il senso della disciplina ma non la nostra fantasia".
Rossi riconosce che il reparto avanzato dell'Italia finora non è stato all'altezza delle aspettative: "Abbiamo segnato poco finora - confessa -, ci manca un vero stoccatore in avanti, ma mi aspetto gol anche da altri. Nessuno - conclude Rossi - ha i nostri centrocampisti".