Non c'è solo Alex Zanardi nella giornata trionfale dell'Italia alle Paralimpiadi di Rio. Dalla scherma arriva il trionfo di Bebe Vio nel fioretto, mentre nel lancio del peso è Assunta Legnante a salire sul gradino più alto del podio. Anche il ciclismo si rivela una miniera d'oro con le imprese di Vittorio Podestà nella cronometro H3 e di Luca Mazzone nella crono H2. Dal ciclismo arrivano anche i bronzi di Francesca Porcellato e Giancarlo Masini.
Giornata da ricordare per la spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Rio 2016. Impresa di Zanardi a parte, le gare regalano una pioggia di ori. A cominciare da quello, attesissimo, di Bebe Vio che centra un trionfo strameritato nel fioretto, categoria B. La 19enne schermitrice veneziana, dopo un cammino esaltante, si è presentata alla sfida finale con la cinese Jingjing Zhou e non ha tradito imponendosi con un netto 15-7. Fa festa anche Assunta Legnante, campionessa paralimpica nel lancio del peso con la misura di 15,74 metri nella categoria F11-12 davanti all'uzbeka Burkhanova e alla messicana Alvarez.
Grandi gioie anche dal ciclismo che regala un fantastico doppio oro: quello di Vittorio Podestà, campione nella cronometro H3, e quello di Luca Mazzone nella crono H2. Podestà, già bronzo quattro anni fa ai Giochi di Londra, ha dominato la sua gara staccando nettamente l'austriaco Walter Ablinger (argento) e il canadese Charles Moreau (bronzo). Mai in discussione nemmeno il successo di Luca Mazzone che, dopo tre Paralimpiadi nel nuoto, si toglie la sua soddisfazione più grande nella crono sul percorso infernale del Pontal. E sempre dal ciclismo arrivano altri due bronzi. Il primo è di Francesca Porcellato nella classe H1-2-3 che si piazza alle spalle della britannica Karen Darke e della statunitense Alicia Dana. Terzo gradino del podio anche per Giancarlo Masini nella classe C1: oro al tedesco Michael Teuber, argento al canadese Ross Wilson.