Dopo il Torino, anche il Pescara. E così, a una giornata dalla conclusione della serie B, abbiamo i due verdetti più attesi, assegnati i posti per la promozione diretta in serie A. C'è il segno di Zeman, indelebile, nel trionfo abruzzese. Ha fatto di tutto: l'allenatore, con lo spettacolare 4-3-3; il direttore sportivo (in tanti hanno scelto Pescara soltanto per la sua presenza); lo psicologo nei momenti più complicati, in modo particolare per la prematura scomparsa del suo collaboratore Franco Mancini.
Le delizie di Verratti, le magie di Insigne, il fiuto di Immobile, ma sarebbe ingeneroso dimenticare i vari Cascione, Romagnoli, Zanon, Balzano, Nielsen, Capuano, Anania, Sansovini. E lo stesso Caprari ha messo un timbro importante nella fase finale della stagione. Nel segno di Zeman, ora corteggiassimo sul mercato (ma Pescara non può perderlo), che ha restituito a una città competente e passionale il gusto pieno della serie A.