Alla presentazione del campionato italiano di basket c'era anche il commissario tecnico della Nazionale Simone Pianigiani, che è riuscito a portare la squadra azzurra all'ottavo posto europeo. Secondo l'ex coach di Siena, questa stagione non vedrà un'unica protagonista incontrastata: "E' un campionato che risente della congiuntura economica ma credo che ci saranno partite interessanti - spiega -, soprattutto equilibrate perché c'è una scuola di allenatori importante: poi in Italia si fa pallacanestro da tanto e le idee per rendere le squadre competitive non mancheranno".
Quella al via è la 92esima edizione del campionato italiano: "Ci saranno scommesse da verificare un po' in tutte le squadre - osserva - e può essere anche un momento per scoprire giocatori nuovi, per lanciarli, per dar loro uno status, un livello superiore che magari adesso non hanno. Credo sarà un campionato da seguire e che piacerà alla gente".
Saranno molti i giocatori sotto osservazione in vista di una possibile chiamata in Nazionale: "In chiave azzurra - prosegue Pianigiani - il discorso è oggettivamente complesso, nel senso che la cosa importante per la Nazionale è l'esperienza europea che in questo momento pochi giocatori hanno. Uscire dalla porta di casa è un qualcosa che cambia la pelle significa vivere dei momenti di pallacanestro totalmente diversa, tempi di recupero più brevi tra un partita e l'altra, prepararsi, viaggiare, avere una pallacanestro più fisica, con molti più contatti. Intanto avere 7 squadre che fanno le coppe europee ai nastri di partenza è già qualcosa di positivo".
C'è un po' di amarezza, infine, per l'ottavo posto in Slovenia conquistato all'Europeo dall'Italia. Bastava arrivare settimi, infatti, per avere il diritto di entrare ai Mondiali. Ora servirà una wild-card per partecipare alla competizione iridata in Spagna nel prossimo anno : "Siamo arrivati a un passo e lì è questione di dettagli - ammette Pianigiani -. All'inizio degli Europei la Finlandia ci sembrava il Dream Team. Due-tre anni fa si parlava di emergenza Nazionale per taglia fisica e esperienza i ragazzi hanno lavorato per crescere in maniera inimmaginabile. Se andremo al Mondiale - conclude il Ct azzurro - faremo un altro passo di crescita".