Picardi mantiene l’UE e merita l’europeo. Joyce stoppato da Zhang.
Sabato a Las Vegas la sfida tra gli imbattuti Davis e Garcia.
di Giuliano Orlando
In quel di Santa Marinella, nella cerchia romana, la Promo Boxe di Mario Loreni, ha allestito una bella serata di pugni, protagonista Vincenzo Picardi (10) che a dispetto dell’età (39 primavere) e di una carriera in maglietta che si riassume in 250 incontri, bronzi olimpici, mondiali ed europei, oltre a titoli tricolori, ha mostrato di avere ancora molte frecce al suo arco atletico. Nell’occasione difendeva il titolo dell’Unione Europea conquistato a spese del sassarese Cristian Zara, 15 anni più giovane, lo scorso novembre a Mantova. Lo sfidante volontario Mike Esteves (10-2-1) arrivava dalla Francia, 28 anni, campione nazionale e titolare IBO del Mediterraneo, che al peso afferma di essere sicuro del successo. Sul ring le cose vanno diversamente. Picardi stavolta in falsa guardia, l’ha sistematicamente anticipato e punito severamente, infliggendogli una lezione di boxe. Il francese ha dimostrato resistenza e orgoglio, nel senso che ha incassato tanti, troppi pugni, un conteggio al quinto round, con un rapporto di pugni ricevuti e dati, diciamo 10 a 2, confermando che Vincenzino è ancora in una condizione ottimale per l’età e merita ampiamente di battersi per l’europeo assoluto. Esteve ci ha provato in ogni modo, ma l’italiano era troppo superiore in ogni tema, ha attaccato meglio, ha schivato e replicato con una continuità degne di un ventenne. Il francese replicava con colpi larghi che finivano quasi sempre sui guantoni del campione. Lo stop al decimo round da parte dell’arbitro è stato giustissimo, anche se Esteves ha fatto una sceneggiata degna di miglior causa. Tra l’altro era anche ferito. Personalmente ho dato due round pari, che forse neppure meritava, gli altri otto tutti a Picardi in modo netto. Dopo questa sbornia di pugni, sarebbe meglio si prendesse un riposo non troppo breve, evitando il match programmato l’11 maggio dalle sue parti contro il sia pur modesto collaudatore Santiago Eusebio (3-7-2) di 38 anni. A sorpresa, almeno in sede di pronostico, il triestino Luca Chiancone (8-0-1) 25 anni, conquista il tricolore medi, mettendo KO al primo round Giovanni Russo (11-2), sorpreso dall’aggressività dello sfidante, incapace di allestire una difesa consona ad evitare la spiacevole situazione. Dopo il conteggio, il tarantino allievo del maestro Cataldo Quero, invece di legare, impedendo al triestino di trovare bersaglio, restava fermo sulle gambe senza guardia, evidentemente non aveva recuperato, il che facilitava l’assalto definitivo di Chiancone, sulla cui potenza non ci sono dubbi. Ne aveva subito le conseguenze lo scorso novembre il nigeriano di stanza a Novara, fino ad allora imbattuto Joshua Nmomah (13-1) finito a KO tra la sorpresa del pubblico e del suo angolo. Il nuovo campione, che riporta il tricolore dei medi in zona, assente dai tempi di Tiberio Mitri (1948) e Nino Benvenuti (1963), sembra essere anche possedere personalità e passione. Sarebbe interessante vederlo contro Gianluca Pappalardo (9-1), giovane catanese nato in Germania, che il 15 maggio 2021 a Brescia, superò ai punti Rossetti, oppure Andrea Roncon. Per quanto riguarda Rossetti, ha perso una battaglia, sia pure importante, ma conoscendo l’ambiente dei Quero, sono sicuro che saprà recuperare, facendo tesoro di una sconfitta, bruciante ma anche utile a farlo crescere. Nel ricco cartellone ha vinto il mediomassimo romano Adriano Sperandio (15-2) a spese del serbo Aleksander Petrovic (5-30-5), inferiore tecnicamente ma molto reattivo. Uno sbrigativo Yassin Hermi (13) ha tempestato di pugni l’altro serbo Zeljko Kovacevic (12-14-1), incapace di resistere alle combinazioni del giovane medio fiorentino, ormai pronto per il salto di qualità. Nei leggeri, il campano Gianluca Ceglie (19-4-1) dopo un avvio in difesa, contro il battagliero Fernando Mosquera (6-3) è venuto fuori alla distanza vincendo bene. Il massimo calabrese Roberto Lizzi (3) si impone netto sul campano Stefano Capone (3-4), dal fisico possente, ma dalla resistenza limitata. Lizzi sta migliorando e completando tecnicamente un buon repertorio di colpi. A Basilea in Svizzera, una giuria a dir poco casalinga ha punito la romana Giorgia Scolastri (3-2-1nc), allenata da D’Alessandri, nei confronti della romena, residente in zona, Gabriella Timar (9-1) per l’europeo leggeri. Sul ring anche l’ex iridato Giovanni De Carolis (32-10-1) che ha facilmente battuto il modesto bosniaco, residente in Croazia, Bosko Misic (25-23) sui 6 round, in attesa di impegni titolati.
Alla Copper Box Arena di Londra, il beniamino di casa Joe Joyce (15-1), 37 anni, è inciampato clamorosamente sul sinistro del mancino cinese Zhilei Zhang (25-1), sulla soglia dei 40 anni, argento ai Giochi di Pechino 2008, battuto prima del limite da Roberto Cammarelle in finale, professionista dal 2012, che i pronostici davano nettamente perdente con l’inglese. Sul ring è accaduto l’imprevisto: Zhilei ha centrato ripetutamente l’occhio destro di Joyce, gonfiatosi a dismisura al punto da costringere l’arbitro a fermare la sfida nella sesta tornata. Per il cinese il colpo della vita. Ha vinto, è il nuovo campione interim WBO e Silver WBC, con l’opportunità di capitalizzare la vittoria. Compresa la rivincita con l’inglese. Molto deluso lo sconfitto, che perde il ruolo di sfidante WBO di Usyk. Nella serata allestita dalla Queensberry Promotions con la Top Rank e la ESPN che ha irradiato l’evento anche negli USA, Mikaela Mayer (18-1) dopo i mondiali superpiuma IBF e WBO; conquista l’Interim WBC leggeri, superando nettamente la svedese Lucy Wildheart (10-2). Prosegue il cammino del massimo Moses Itauma (3), 18 anni, supertitolato in maglietta, costringendo alla resa l'ucraino Kostiantyn Dovbyshchenko (9-13-1) al sesto round. Il leggero Sam Noakes (11) 25 anni, resta campione WBC International Silver e del Commonwealth dominando l’indiano, titolare Asian Council, Karthik Kumar (10.1) 26 anni, fermato al terzo. Il welter londinese Sonny Ali (6) 24 anni, batte Richard Helm (1-15-1) ed Eithan James (11) 22 anni, supera il bulgaro Georgi Velichkov (3-13) entrambi ai punti.
Nel prossimo week end, campeggia il cartellone allestito sabato alla T-Mobile Arena di Las Vegas con la grande sfida tra i leggeri Gervontas Davis (28) mancino di 28 anni, già mondiale superpiuma (2017 IBF WBA), superleggeri (2019-2020 WBA) e attuale titolare leggeri WBA, pro dal 2013, contro Ryan Garcia (23) 24 anni, californiano di Los Angeles, pro dal 2016. Il pronostico sorride a Davis, ma alcuni risultati recenti, sembrano fatti apposta per smentirlo. Nel sottoclou il mancino cubano residente a Minneapolis, Osvary David Morrel Gutierrez (8), 25 anni, pro dal 2019, difenderà il mondiale supermedi WBA dall’assalto del brasiliano Yamaguchi Falcao (24.1.1), bronzo a Pechino 2008, 35 anni, sostituto del ghanese Sean Agbeko, stoppato alle visite mediche. Sul fronte di casa nostra, a Empoli in Toscana, era prevista la difesa di Stefano Abatangelo (26-8-1) del tricolore supermedi, contro Dragan Lepei (26-6-2), 33 anni, nato in Romania, residente a Lastra a Signa nelle vicinanze di Firenze dal 2010, già tricolore nel 2018 nei supermedi, titolo lasciato per mancanza di avversari. Abatangelo ha rinunciato alla cintura e quindi al match. Gli organizzatori hanno sopperito, trovando disponibile lo sfidante supplente, il romano Giovanni Carpentieri (16-4-3), 33 anni, debutto al professionismo nel 2014 in Australia dove risiedeva. Dopo tre incontri (1+2-) è tornato nella sua Roma proseguendo l’attività, con un bilancio di 15 vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta, subita in Canada nel 2020, seguita da una striscia di otto vittorie. Per Lepei un cosfidante di tutto rispetto. Gli altri due impegni sono all’estero. A Varsavia la romana Maria Cecchi (8-1), 27 anni è al secondo tentativo europeo. Il primo lo scorso maggio a Milano contro la spagnola Mary Romero (8-3) oltre che negativo risultò pure brutto. Vinse nettamente l’iberica, spodestata lo scorso ottobre a Wembley dall’inglese Elie Scotney (6), che il prossimo 20 maggio a Dublino sfiderà per il mondiale IBF supergallo, l’australiana Cherneka Johnson (15) alla prima trasferta. Ritengo che la romana cercherà di rifarsi contro la locale Laura Gryzb (8), pro dal 2019, imbattuta, coetanea dell’italiana. Nel 2020 battè l’altra italiana Monica Gentili, che nell’occasione disputò il match d’addio. La polacca è nettamente favorita, vedremo se la Cecchi saprà smentire il pronostico. La seconda trasferta in Germania a Bielefield, riguarda il romano Luca D’Ortenzi (17-2), pro dal 2016, reduce dalla vittoria importante contro il francese Eddy Lacrosse (13-9-2) valida per la conquista dell’Internazionale IBF a Guidonia nel novembre scorso. L’italiano è atteso da Leon Hart (21-5), pro dal 2012, armeno di nascita, tedesco di passaporto, che difende lo scettro Continentale WBA. Domenica 23 aprile, a Montesilvano, la stazione balneare più importante dell’Abruzzo, la cintura in palio è quella vacante del Mediterraneo IBF welter. A contendersela Emanuele Cavallucci (14-7-1), 34 anni, pro dal 2013, davanti al pubblico di casa e Alessio Matronunzio (11-3), pro dal 2019, 28 anni romano di Ardea, reduce dalla vittoria in Francia dello scorso novembre, dove ha conquistato la cintura IBF del Mediterraneo superwelter, dominando Mickael Lecombe (13-7-1) sui 10 round. Cavallucci, una carriera in chiaro e scuro, è già stato campione italiano nel 2019 welter.
Giuliano Orlando