Morosini e Simoncelli, caduti sul campo della propria passione

Pubblicato il 15 aprile 2012 alle 21:18:10
Categoria: Serie B
Autore: Piergiuseppe Pinto

Scrivo di sport, ho vissuto a Livorno e seguo - per legame affettivo - le vicende della squadra di calcio amaranto. Eppure di Piermario Morosini non sapevo molto, il suo nome mi era capitato sotto gli occhi in qualche tabellino e l’avevo sentito nominare in ottica giovanile, poco più. Ieri e oggi ho letto la sua storia; difficile, in salita, maledetta. Ha fatto i conti con un destino beffardo fin da piccolo, ne è uscito solo fino a conquistare un posto nella Nazionale Under 21. Il pallone come riscatto, una fuga dagli ostacoli della vita.

Eppure anche in quella zona franca la sua cattiva sorte lo ha inseguito e gli ha preso il cuore. Una vicenda che coinvolge instintivamente, che riporta nella mente come uno squarcio l’ultima piega di Marco Simoncelli in quella domenica di pochi mesi fa.

Non voglio scrivere di pietismi o lacrime, ma un unico pensiero. Sono caduti sul campo della propria passione, indirizzando l'ultimo sguardo verso ciò che amavano: un pallone, una moto, compagni e colleghi. Il fato non si beffa, ma lo hanno costretto a venirseli a prendere dove volevano loro. E non il contrario.