Uno sfogo di dieci minuti che riaccende la miccia in casa Pisa. Rino Gattuso, allenatore nerazzurro, ne ha davvero abbastanza di una situazione societaria che da mesi tormenta le vicende dei toscani. Tornato sotto la torre dopo le dimissioni per contrasti insanabili con la proprietà, l'ex Milan sbotta al termine della trasferta a Frosinone denunciando una situazione insostenibile.
"Mi ero promesso di non arrabbiarmi più - attacca Gattuso - ma così non si può andare avanti. Dovrei far finta di non vedere che il mio staff non prende lo stipendio o che c'è gente che lavora senza contratto, ma non sono fatto così, questo non è il calcio come lo vedo io". "Ci sono persone che devono avere gli stipendi da febbraio e sono tutti dipendenti che fino allo scorso anno erano in Lega Pro - continua Gattuso -. Hanno famiglia, devono pagare gli affitti e non ricevono gli stipendi. Che devo dire io al magazziniere se non pulisce bene le scarpe? O al custode se arriva in ritardo? Questi giustamente mi risponderebbero di non rompere i c......i. Come si fa ad andare avanti così? Fino a quando può durare? Io non voglio rovinare i rapporti con i ragazzi, ma come di fa a preparare le partite quando questi ragazzi devono pensare anche ad altre problematiche?".
"La proprietà vuole rimanere alla guida della società? Che si mettano a un tavolo insieme a me e ai giocatori - ringhia l'allenatore nerazzurro - e che sistemino le cose. E invece sento parlare di nuovi assetti societari? Che deve fare Anellucci in società? Non abbiamo bisogno di un procuratore in società, un direttore sportivo ce l'abbiamo già. Ogni volta si deve parlare sempre di questioni extracalcistiche ed è pesante. Serve la professionalità, qui non siamo neppure da Lega Nazionale Dilettanti".
Quindi l'affondo finale: "Bisogna dare un taglio, sennò si passa da c.....i, da gente senza valori - conclude il tecnico del Pisa - e io non lo sono. Sono due giorni che mi scontro e non posso stare col muso. O si sistemano le cose o bisogna fare un passo indietro. Se si rovina il rapporto con i ragazzi non ha più senso niente. Io sono disposto a discutere con la società, ma se non mettono a posto le cose nel nostro spogliatoio non metteranno più piede. Finché sarò vivo io non ci metteranno più piede".