Per anni il tormentone calcistico è stato il seguente: meglio Messi o Cristiano Ronaldo? Oggi agli appassionati di calcio mancano entrambi, dato che oramai i due campionissimi hanno deciso di godersi la pensione rispettivamente negli USA e in Arabia Saudita. Ma se il campione argentino per ovvi motivi non giocherà l'Europeo, a CR7 verrà data l'ultima grande occasione per vincere un trofeo con la maglia della propria nazionale (ovvero la seconda coppa, dopo Euro2016). Il Portogallo può ancora puntare su Cristiano Ronaldo? Vediamo di approfondire il discorso.
Negli anni Cristiano Ronaldo è maturato molto, un po' come accaduto con altri campioni "solisti" come Ibrahimovic. CR7 sa bene di avere qualche anno in più rispetto alle medie, ma sa anche di avere dentro di sé una forza che in pochissimi, nella storia del calcio, hanno potuto vantare. Si parte proprio dalle dichiarazioni del campione portoghese, convinto di poter aiutare la propria nazionale vestendo anche il ruolo di chioccia. Ma senza rinunciare a scendere in campo, perché è lì che CR7 fa davvero la differenza.
Aggiungiamo anche le motivazioni, che per un calciatore rappresentano tutto, specialmente quando l'età avanza. Ronaldo è felicissimo dell'aria che si respira in nazionale, e il rapporto con il tecnico Martinez è ottimo (questa, visti i precedenti, rappresenta già una notizia). Poter contare su Ronaldo, poi, significa avere sempre una chance di vincere qualsiasi partita o trofeo, sebbene l'età non faccia sconti a nessuno. Il Portogallo oggi non viene inserito nelle prime posizioni dalle quote vincente Europei 2024, ma con il 5 volte Pallone d'Oro tutto può accadere.
Non si tratta di una frase fatta, perché Cristiano Ronaldo è un atleta esemplare prima ancora che un campione. Giocare in Arabia Saudita non lo ha "rammollito", anzi: lo ha esaltato, spingendolo a macinare record su record, anche se ovviamente il livello della competizione non è di primo piano. In sintesi, se Ronaldo sta bene fisicamente e se è motivato, può ancora oggi fare tutta la differenza del mondo, a patto che venga sostenuto adeguatamente dai compagni in campo e dalle idee di gioco del proprio allenatore. Allenatore che, naturalmente, dovrà gestire il campione portoghese con attenzione.
Vestire i panni di un commissario tecnico è un compito assai arduo, ma sembra che Martinez sia nato per questo. L'allenatore spagnolo sta infatti rivitalizzando la nazionale portoghese, motivandola e creando un gruppo che potrebbe realisticamente mettere in difficoltà qualsiasi avversario. In questo scacchiere Cristiano Ronaldo occupa un ruolo centrale: nei piani e nelle previsioni CR7 è la punta titolare del Portogallo, con il supporto di Bernardo Silva.
Felix e Leao partiranno con tutta probabilità dalla panchina, anche per via delle grandi difficoltà riscontrate quest'anno nei rispettivi campionati. Martinez sta inoltre valutando la possibilità di partire con la difesa a 3, il che garantirebbe maggior supporto sulle fasce, dunque più cross per Ronaldo, che di testa è ancora oggi una garanzia. Poi c'è sempre la certezza Bruno Fernandes, ancora una volta pronto a rifornire di assist al bacio il campione portoghese, e si tratta di un altro fattore da tenere in assoluta considerazione.