Dopo l’esonero di Capuano, i lucani cercano il riscatto col Foggia rivelazione del campionato
Dopo la noiosa partita contro il Teramo nel turno infrasettimanale di martedì, domani il Foggia fa visita al Potenza, chiudendo una settimana intensa di lavoro con una sfida impegnativa. Infatti, i lucani, dopo l’esonero dell’ex rossonero Capuano (per poco) hanno affidato la squadra all’esperto Fabio Gallo nella speranza di invertire la fallimentare rotta intrapresa del tecnico campano ed uscire dalla zona play-out. Sul versante rossonero, si continua incessantemente a lavorare sull’assimilazione degli schemi di mister Marchionni, attraverso l’allenamento sul sintetico di Troia dove in abbinamento al lavoro sui muscoli si cerca di impartire indicazioni tecnico tattiche, in particolare sul non possesso palla e sul fuorigioco.
Intanto, su fronte societario, nelle ultime ore il Foggia ha rescisso consensualmente il contratto con Ndiaye, e a breve dovrebbe concludersi la parentesi rossonera anche per Di Masi e Raggio Garibaldi. Invece nel Potenza, di grande rilievo l’ingaggio dell’ex rossonero Fabio Mazzeo per tre stagioni con la maglia del Foggia per un totale di 97 presenze e 45 reti nel score personale tra serie C e cadetteria che domani potrebbe esordire con la maglia rossoblù.
Sul fronte infortuni, allo stop di Michele Rocca si aggiunge quello di Alessio Curcio, che ha rimediato un botta durante l’incontro con il Teramo, martedì scorso. Il fantasista rossonero, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe tornare nelle disponibilità di Marchionni verso fine mese. Buone notizie, invece, per il difensore Del Prete che, pienamente, recuperato potrebbe tornare tra i titolari contro il Potenza così come potrebbero giocare qualche scampolo di partita anche i neo acquisti, Iurato e Nivokazi.
Fischio d’inizio previsto al “Viviani” di Potenza, domani ore 17.30. Il direttore di gara sarà Daniele Perenzoni della sezione A.I.A. di Rovereto coadiuvato dagli assistenti Andrea Micaroni di Chieti e Davide Meocci di Siena. Quarto uomo il Signor Ermanno Feliciani di Teramo.
Articolo di Alessandro Scolozzi