"Non ho mai pensato di togliere la fascia di capitano a Buffon". Cesare Prandelli va controcorrente. Al raduno della Nazionale di Genova a tenere banco è la polemica sulle frasi pronunciate dal portiere della Juventus a proposito del gol annullato a Muntari.
Nonostante i numerosi attacchi arrivati dal mondo del calcio, il ct conferma la piena fiducia nel numero uno azzurro: "Gigi ha una grande credibilità e non ha bisogno di alcun tipo di difesa - assicura Prandelli -. In partita e nel post partita i giocatori vivono la tensione agonistica, non sono in grado di fare certe valutazioni su un gol-non gol. Poi a mente fredda e rivedendo le immagini si può anche ammettere - prosegue -, ma non possiamo pretendere che in quei contesti un giocatore aiuti l'arbitro. Magari ne dovrò parlare con lui e non credo che se ci sarà da correggere qualcosa lui avrà problemi a farlo".
A proposito invece della decisione di Luis Enrique di lasciare in tribuna De Rossi a causa di un ritardo, il ct della nazionale ha le idee ben chiare: "Sto tutta la vita con lui, tutti dovremmo stare dalla parte di chi fa applicare le regole - commenta - è assurdo anche solo che se ne discuta. Alla Roma c'era un regolamento interno, è stato rispettato. E' chiaro che a Daniele dispiace, ma sono sicuro che per i prossimi 5 anni i ragazzini della Roma arriveranno puntualissimi".
Prandelli poi spiega le ragioni dell'esclusione dai convocati per Mario Balotelli dopo le quattro giornate di squalifica rimediate in Premier League per la scarpata a un avversario del Tottenham: "Sono tre mesi che dico che voglio arrivare agli Europei con una squadra preparata, non voglio che un giocatore, per una provocazione, mi lasci in dieci. Nella formazione che ho in testa Balotelli è titolare agli Europei - conclude -, ora dimostri di avere una continuità di comportamenti, di non accettare provocazioni. Non voglio vedere falli di reazione".