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E' stato un Natale da incubo per l'Aston Villa. La squadra allenata da Paul Lambert rappresenta un vero e proprio caso in Premier League: dal 23 al 29 dicembre ha collezionato tre sconfitte consecutive contro Chelsea (8-0 a Stamford Bridge), Tottenham (0-4 al Villa Park) e Wigan (0-3 ancora in casa). Tre partite, zero punti, 15 gol incassati e nessuno segnato. Numeri impressionanti per una formazione che milita in uno dei campionati più importanti d'Europa e non è certo l'ultima arrivata.
L'Aston Villa ha il peggior attacco della Premier (15 gol all'attivo) e la peggior difesa (39 reti subite in 20 partite). E pensare che nulla lasciava presagire queste brutte sorprese sotto l'albero: prima della tripla debacle, la squadra di Lambert aveva infatti espugnato Anfield Road battendo 3-1 il Liverpool. Poi il crollo, nonostante il quale i Villans sono ancora a galla: se il campionato finisse adesso, sarebbero salvi perché peggio di loro hanno fatto Southampton, Reading e Queens Park Rangers, quest'ultimo staccato sul fondo della classifica e apparentemente condannato alla retrocessione.
Sono davvero lontane le stagioni di grazia 1980-81 e 1981-82 in cui l'Aston Villa vinceva il campionato e, l'anno dopo, la Coppa dei Campioni battendo 1-0 il Bayern Monaco nella finale di Rotterdam, senza dubbio il punto più alto della gloriosa storia del club di Birmingham. Quello attuale non è di sicuro il punto più basso considerato che l'Aston Villa, nella sua storia più recente, ha dovuto sopportare anche una retrocessione in Seconda Divisione a metà degli anni Ottanta. Insomma, c'è di peggio e la stagione è ancora lunga, l'allarme è scattato presto e c'è tempo per recuperare. Resta solo un Natale da incubo, quello purtroppo ormai incancellabile.