Antonio Conte è stato confermato sulla panchina del Chelsea. Dopo una riunione nel quale sono stati affrontati i temi e le problematiche di questa stagione, il cda dei Blues ha deciso di concedere altro tempo al manager italiano. Il problema ora sta nel capire quanto sia il margine di errore concesso all'ex Juventus. Le ultime due partite sono state estremamente negative: prima è arrivato il pesante 0-3 col Bornemouth, poi il 4-1 con il quale il modesto Watford ha schiantato i campioni in carica. Ora la squadra è a 50 punti e quarta in campionato a -6 dal secondo posto (l'unico raggiungibile, visto che il City sta viaggiando ad una quota di crociera insostenibile per tutte) che è occupato dallo United di Mourinho. Dopo il titolo vinto l'anno scorso il feeling con la tifoseria e la società sembra definitivamente incrinato, tanto che si ipotizza che la conferma dell'allenatore sia dipesa dalla mancanza reale di alternative di qualità.
L'ultima vicenda che ha indebolito Conte è stata la querelle a distanza contro Mourinho, che se poteva essere accettata in campionati più abituati a certe esternazioni, in Inghilterra è stata mal digerita da stampa e opinione pubblica. A difesa dell'allenatore leccese si è schierato capitano dei Blues, Gary Cahill: "Siamo noi giocatori che dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Il manager ha svolto un lavoro assolutamente fantastico". Ora per il Chelsea dovrà affrontare il Barcellona in Champions e la doppia trasferta di Manchester, ciclo di fuoco che se dovesse essere fallito potrebbe segnare la fine dell'avventura londinese di Conte.