Didier Drogba non ricorda nulla dello scontro con John Ruddy. E' passato quasi un mese dal tremendo impatto con il portiere del Norwich e l'attaccante del Chelsea è pronto a tornare in campo. "Ero spaventato - confessa Drogba ripensando all'incidente - ho ripreso conoscenza all'interno dell'ambulanza e non sapevo perché mi trovassi lì. E' stato un momento davvero difficile: ora capisco cosa provano i pugili quando vanno k.o.".
"Sono stato fortunato - continua Drogba - ho rischiato di morire. Quando ho rivisto le immagini ho capito perché i miei parenti erano così preoccupati. Per fortuna i miei tre figli non erano allo stadio". L'ivoriano racconta anche di avere ricevuto una telefonata da Ruddy. "Gli ho parlato, era triste per l'accaduto. Gli ho detto di non preoccuparsi, sono cose che possono succedere nel calcio".
Passata la paura, l'attaccante ha ricevuto dai medici del Chelsea l'ok per il ritorno all'attività agonistica. "Nello scontro con Ruddy ho rimediato una commozione cerebrale e un timpano perforato - spiega Drogba -. Per questo ci ho messo un po' a recuperare: mi girava la testa e non sopportavo nessun rumore, inoltre mi è stato proibito di volare perché era troppo pericoloso. Ma ora sono pronto".
Drogba potrebbe giocare già nella gara di oggi contro lo Swansea. "E' come se la stagione per me iniziasse ora" dice l'attaccante, che poi chiude con una battuta: "E pensare che nell'azione in cui mi sono scontrato con Ruddy ero in fuorigioco: avrei anche potuto evitare di saltare".