È ricominciata la Premier League, il campionato più visto e spettacolare del mondo. I diritti televisivi del campionato inglese in cui è sbarcato anche il calcio champagne di Maurizio Sarri, volato a Londra alla guida del Chelsea, sono stati acquisiti da Sky Sport che trasmetterà in esclusiva in Italia tutte le gare della stagione. E agli abbonati Sky che abutualmente guardano le partite in diretta non sarà sfuggito un particolare. C’è un codice che di tanto in tanto appare in sovrimpressione sullo schermo: talvolta nella parte bassa, talvolta in alto. Una sovrimpressione che dura una decina di secondi e poi scompare. Ma di cosa si tratta?
In realtà non è altro che il codice della propria smart card. E a cosa serve? È uno stratagemma utilizzato dall’emittente di Murdoch per scoraggiare e limitare l’hackeraggio delle schede e quindi la diffusione illegale dei programmi trasmessi da Sky. Nell’epoca in cui spesso e volentieri le immagini delle partite in diretta vengono diffuse abusivamente sui social network (Facebook e Periscope su tutti), il colosso televisivo sta provando a utilizzare questa strategia per far sapere ai furbetti che il codice della smart card è rintracciabile e quindi l’azienda potrebbe risalire a chi sta condividendo il contenuto.