Dopo le ottime stagioni con Sampdoria e Napoli, Manolo Gabbiadini lo scorso gennaio ha deciso di lasciare l’Italia e la Serie A per sbarcare in Inghilterra al Southampton. Tanta la voglia di dimenticare il passato in azzurro, dove nonostante i tanti gol ha trovato sempre poco spazio con Sarri. Manolo non si sentiva una riserva e nel pieno della sua maturità calcistica ha voluto cambiare completamente vita provando un'esperienza all'estero. L'impatto in Premier League è stato subito positivo, per ora 9 gol in 23 partite compresa la doppietta belissima ma inutile in finale di League Cup contro lo United. Gabbiadini però non ha dimenticato la maglia azzura e punta a conquistarsi un posto per il Mondiale di Russia 2018. L'attaccante in un'intervista alla Repubblica spera di meritarsi la chiamata del ct Ventura prima però c'è da superare la Svezia nello scontro playoff: “Voglio giocare bene e continuare a segnare con il Southampton per arrivare al Mondiale ci tengo molto, ho sempre fatto parte di questo gruppo con Ventura e spero di meritarmi la chiamata. Quindi l’Italia va al Mondiale? Per forza, non ci sono alternative. Lo vogliamo noi e lo vogliono tutti i tifosi”.
Gabbiadini ha raccontato il suo primo impatto con la nuova realtà inglese: “Si vive un bel calcio. Volevo fare quest’esperienza e ora me la sto godendo. Insieme a me ci sono mia moglie Martina e mio figlio Tommaso. La lingua? All’inizio malissimo, adesso meglio, anche se ancora non riesco a fare discorsi lunghi. Ma tanto in campo si parla tutti la stessa lingua…”. E sul campionato inglese le impressioni sono ottime: “La Premier è bellissima, molto istintiva. Qui si gioca un calcio meno tattico rispetto a quello italiano. Non c’è un campionato migliore dell’altro, ognuno è affascinante a modo suo. Quello inglese è un campionato pazzo. Per me la favorita è il Manchester City. Occhio però a dare per spacciate United e Chelsea".
L'idolo di Manolo è stato un argentino che ha fatto la storia dell'Inter: “Il mio modello era Diego Milito. Quando ci siamo affrontati gli ho chiesto la maglia, ma non me l’ha data perché aveva perso ed era arrabbiato. Non sono un collezionista di maglie, quelle che mi regalano le do sempre in beneficenza”.
Sulla lotta scudetto in Italia invece vede come favorite tre squadre: Il Napoli sta facendo cose importanti. Sono due anni che gioca il miglior calcio in Italia, è stato bravo Sarri a dare la sua impronta alla squadra. E’ molto attento ai particolari, quasi maniacale. Spalletti ha dato qualcosa in più all’Inter che non avendo le coppe è agevolata. Ma c’è sempre la Juventus. Se la giocheranno queste tre squadre".