Il Manchester City conquista la Premier League dopo 44 anni di astinenza. E lo fa nel modo più incredibile possibile: sotto 1-2 contro il Qpr, capovolge il risultato con due reti nel recupero e con il 3-2 finale infilza i cugini dello United, che già pregustavano il sorpasso all'ultima curva.
C'erano voluti 39 minuti per sbloccare il risultato, ma dopo il gol di Zabaleta, gentilmente concesso dal portiere ospite, i tre punti sembravano una formalità. E invece si materializza l'incubo: la squadra di Mancini subisce il pareggio dall'ex Lazio Cissé e addirittura va sotto pur in superiorità numerica. Il manager italiano butta nella mischia anche Balotelli per l'assedio finale, favorito dall'atteggiamento da trincea del Qpr, invischiato nella lotta per non retrocedere: al 92' colpo di testa di Dzeko su calcio d'angolo, al 94' destro vincente del Kun Aguero su assist di Super Mario. E' il guizzo che fa esplodere lo stadio degli sceicchi.
E i red devils di Sir Alex Ferguson restano a bocca asciutta, proprio quando credevano di avercela fatta. Inutile l'1-0 sul campo del Sunderland, griffato dal solito Rooney. Le due squadre di Manchester chiudono a 89 punti, il titolo va al City per la migliore differenza reti.