Comanda Manchester. All'Old Trafford lo United batte l'Arsenal per 8-2 e raggiunge in testa alla classifica di Premier i cugini del City, usciti vincitori da Withe Hart Lane. Già nel primo tempo emerge prepotente la superiorità dei Red Devils. Gli uomini di Ferguson, dopo alcune schermaglie iniziali, si portano in vantaggio: colpo di testa di Danny Welbeck al 22' da posizione ravvicinata, con dormita generale della difesa londinese. I Gunners rispondono con Theo Walcott, abile ad entrare in area e procurarsi un dubbio penalty, affidato ai piedi dello specialista Van Persie. De Gea respinge rigore e critiche, piovute su di lui dopo le deludenti prestazioni viste fino ad oggi.
Nella seconda parte del primo tempo lo United sale in cattedra e va in rete con due meravigliosi tiri a giro. Al 28' Ashley Young trova l'incrocio dei pali alla sinistra di Szczesny, al 41' Wayne Rooney, su calcio piazzato, quello alla destra. Prima dell'intervallo c'è tempo per la consueta papera di De Gea, che si fa trafiggere sotto le gambe da un innocuo tiro in diagonale di Walcott. Nella ripresa i Red Devils dilagano: tra il 64' al 71' ne fanno tre. Prima Rooney, ancora su calcio piazzato, poi Nani e infine Park Ji-Sung, con un tiro mancino incrociato.
Al 72' Van Persie fa il 2-6, sperando di rendere meno pesante la sconfitta. Ma all'81 c'è l'hat-trick di Rooney, che sigla il penalty del 7-2 e si porta a casa il pallone. La festa a Manchester la chiude Ashley Young, che al 90' realizza un gol identico a quello che aveva segnato nel primo tempo: interno destro a giro sul palo più lontano. Szczesny non può che raccogliere la sfera dal sacco, per l'ottava volta.