Dopo la sosta, riparte la Premier League e si riprende con un lunch match da campioni, Liverpool-Manchester United. Termina 0-0 ad Anfield Road, in una partita molto tattica, in stile serie A. I padroni di casa hanno passato l'intera partita nella metà campo dello United, che in panchina non ha un semplice allenatore, ma uno stratega. Mourinho ha preparato la partita puntando su un gioco difensivista, e ripartendo con rapidi uno-due e triangolazioni. Un pareggio che rende soddisfatto lo Special One, un po' meno Jurgen Klopp.
L'allenatore tedesco aveva annunciato in settimana che avrebbe giocato per dimostrare che il gioco del Liverpool è cresciuto e che sa fare risultato. Sul gioco nulla da ridire. Riguardo al risultato ci si aspettava di più, ma di fronte c'era il Manchester United di Mourinho, che ad Anfield dà sempre il meglio di se e stesso risultato dello scorso anno.La partita l'ha fatta il Liverpool, senza dubbio. Il calcio, però, non è la boxe e non si vince ai punti per round. Il Manchester United di Mourinho è stato attendista, uno-due e ripartenze rapide. Nonostante, lo differenza nel possesso palla, gli uomini di Klopp non hanno impensierito eccessivamente la difesa dei Red Devils che hanno tenuto il match sotto controllo. Solamente un tiro realmente pericoloso del difensore centrale Matip, servito dalla sinistra da Firmino, ma grande parate di De Gea che la ferma in caduta col piede sinistro in stile hockey tra l'istinto e la fortuna.Poche altre azioni da registrare durante la partita. Ciò che è saltato agli occhi è la quasi perfezione che sta raggiungendo Coutinho. Uomo in più della squadra di Klopp, detta geometria, e alterna giocate veloci e rapide a momenti da tocchi di palla ripetuti che danno ritmo all'intera squadra e rallentano il gioco.