La preolimpica europea alle semifinali.
Italia con cinque azzurri e tre già promossi
di Giuliano Orlando
La maratona preolimpica in corso di svolgimento a Cracovia in Polonia, per il pugilato è approdata alle semifinali. Per le cinque (50, 54, 57, 60, 66) delle sei categorie femminili, 20 atlete sono già promosse a Parigi e quattro delle sette maschili (57, 63,5, 71 e 80), 16 pass, già prenotate per i Giochi. Domani nei 75 femminili e nei maschi i 51 kg. i 92 e i +92 gli altri ticket restanti della prima selezione. Sul podio sono saliti pugili di 18 nazioni e atlete di 9. L’Italia ha già staccato due pass rosa (Sorrentino e Testa) e uno maschile (Cavallaro). In partenza si sono iscritte 42 nazioni oltre al team ERT, per un totale di 319 iscritti e iscritte. Il tasso tecnico è risultato buono, purtroppo non altrettanto debbo dire di giudici e arbitri, salvo pochissime eccezioni, di una modestia sconfortante. I giudici hanno confezionato troppe volte verdetti assurdi, quasi sempre per l’incapacità di leggere l’andamento dei match. Un gran numero di arbitri, in Italia andrebbero a fare i primi corsi per iniziare la carriera. Dico questo con grande amarezza, smentendo le affermazioni dell’IBA che nel dossier, bocciato dal CIO al punto di averla espulsa definitivamente, assicurava del salto di qualità della categoria. Mi fermo qui, dando appuntamento ai lettori nel commento al termine del torneo, fissato domenica 2 luglio. Dopo il riposo di giovedì, la rassegna è ripresa venerdì 30 giugno dalle semifinali, dove l’Italia è presente con cinque atleti e gioca le carte di Serra (51) e Mouhiidine (92) per arricchire il bottino. Salvatore Cavallaro (80), Giordana Sorrentino (50) e Irma Testa (57) hanno sfide difficili per arrivare in finale. Nei 51 il sardo Serra ha disputato un girone di fuoco, battendo rivali di alto livello, quali l’armeno Garboyan che nella selezione interna aveva battuto Hovannisyan campione in carica, nei quarti il magiaro Attila Bernats, già campione europeo youth, titolare ai mondiali 2021 a Belgrado, battuti entrambi 5-0. L'avversario odierno è il turco Gumus, una specie di folletto che percorre km. attorno al ring, toccando e scappando; quando perde la distanza lega come l’edera al tronco. L’esito di questa sfida dipende dall’arbitro. Se lascia correre per Serra è un match proibitivo, mancandogli lo scambio corto. Se invece l’arbitro impone al turco di rispettare le norme e quindi di fare la boxe, allora l’azzurro può farcela. Anche se la vedo difficile. Diverso il discorso per il gigante salernitano Aziz Mouhiidine, contro il giovane polacco Bereznicki che ha coraggio ma troverà un rivale in grande condizione e tecnicamente superiore. Intendiamoci la boxe è ricca di imprevisti, ma ce ne vorrebbe uno inaspettato, per bocciare l’italiano. La vittoria vale Parigi. Chi invece il pass lo ha già in tasca è Salvatore Cavallaro, il maturo mancino siciliano dal record infinito, medaglie mondiali ed europee, subentrato negli 80 kg. per i problemi fisici di Alfred Commey, l’argento europeo in carica. Prima di partire per Cracovia, il c.t. Renzini, in riferimento alla scelta forzata, mi disse testualmente: “Purtroppo la condizione di Commey non mi dava garanzie, forzatamente ho dovuto scegliere Salvatore che regala peso ma ha tanta esperienza che potrebbe regalarci la sorpresa”. Detto fatto, il bronzo europeo dei medi, è sicuro di andare a Parigi negli 80 kg. dove mancano i 75 kg. In semifinale trova la sua bestia nera, l’ucraino Khyzhniak, che su quattro precedenti sfide lo ha battuto tre volte, un panzer inarrestabile o quasi, visto che a Tokyo nella finale olimpica, il brasiliano Souza lo fermò col destro d’incontro quando mandavano 20” alla fine, e l’ucraino era in netto vantaggio! Nel settore femminile, troviamo la romana Sorrentino (50) che ha finalmente centrato l’obbiettivo a cinque cerchi, fallito a Tokyo. Non è stato per niente facile e sinceramente, vista la conduzione dell’arbitro mongolo, che sarebbe meglio definire mongoloide, che ha lasciato fare tutto e di più alla serba Nina Radonovic, professionista da anni, supportata da una equipe degna di una Katie Taylor, temevo che i giudici seguissero l’onda. Invece, nonostante un richiamo inflitto all’azzurra, ignorando il florilegio della serba (spinte, tenute, colpi dietro la nuca, gomitate e altro) l’azzurra è stata preferita (4-1), premiando la poca boxe vista a suo merito. In semifinale trova la turca Cakiroglu, argento a Tokyo, iridata e oro europeo 2022 sempre a Budva in Montenegro. Dove ha battuto la Sorrentino nella semifinale europea. La campionessa del mondo Irma Testa è arrivata in semifinale superando a fatica l’inglese Glynn, 22 anni, dalla boxe speculare all’italiana, battuta 3.-2 come agli europei di Budva all’esordio. Molto più facile contro la spagnola Fernandez, su misura per l’azzurra. In semifinale ritrova la bulgara Staneva (33 anni) al vertice da un decennio, boxe al limite delle regole, podi europei e mondiali, battuta nettamente da Irma nella finale europea 2022. Spero che l’azzurra possa ripetersi a Cracovia, anche se debbo dire che non mi è sembrata al meglio della condizione. In semifinale meritava di esserci anche Sirine Charaabi (54) che ha disputato un torneo stupendo. Nei quarti ha affrontato la turca Akbas, campionessa del mondo in carica e non solo l’ha tenuta a bada, ma nel contesto generale è stata più brava in fatto di precisione. Sicuramente una delle più belle sfide di Cracovia. I giudici hanno preferito la bulgara, a mio parere sbagliando. Quello che fa allibire e anche riflettere è il 30-27 della filippina Therese Te Ceriales, per la bulgara, pessima come arbitro, fuori tempo negli interventi spesso alla rovescia di quanto accade sul ring, devastante da giudice. Il disastro è che probabilmente sbaglia per incapacità e contro questo handicap c’è poco da fare, se non eliminandola. Ci sarebbe da discutere anche sulla sconfitta di Melissa Gemini nei 75 contro la francese di colore Davine Michel, che la sovrastava strutturalmente, sfinita nel terzo round, contata e richiamata sull’orlo del ritiro, che quattro giudici hanno assegnato alla francese. Confesso che stentavo a credere, leggendo i numeri sul sito ufficiale. Detto questo mi chiedo quando la viterbese capirà di essere una 66 kg. e non una 75. Lo chiedo a Renzini che emette un respiro e risponde: “Quando si sarà stufata di perdere nei medi”.
In semifinale sono entrate 18 nazioni al maschile e 9 al femminile. Queste le promosse. Maschi: Francia e Italia 3; Turchia, Bulgaria, Irlanda, Gran Bretagna, Spagna e Azerbajan 2; Polonia, Ucraina, Georgia, Serbia, Danimarca, Ungheria, Belgio, Croazia. Germania e Svezia 1. Femmine: Turchia e Francia 4; Irlanda 3; Italia, Gran Bretagna e Bulgaria 2; Serbia, Ungheria, Spagna, Belgio, Romania, Polonia e Germania 1.
Ci sono state eliminazioni eccellenti sia tra gli uomini e in particolare tra le donne. Di questo e altro, nel parlerò a Giochi fatti, con qualche rivelazione a sorpresa.
Giuliano Orlando